As we made strange: we are training thousands of hours to provide a performance on a given day that we know for a long time then the hardest thing to do is just do the best we can that day.
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The choice of Beverly Tatum, president of Spelman College, quit the sport business to invest in the well-being of the students through the dissemination of various forms of physical activity is undoubtedly a revolutionary choice that does not give priority to the development of the absolute sport performance but physical and psychological fitness. This choice responds to the rule that the sport/physical activity is for everyone, not just those who choose it as the main activity of their lives. I think the time has come to say again that sport is the only way to lead a physically active lifestyle and to combat the problems and diseases as a result of the movement absence. And then it is the best thing that the School promotes less athletes but more healthy and active students. 
You can only control your own performance.
During the Games to talk about stress performance means to understand the attitudes and expectations of all young people who are there in London committed to achieving their goals. The trap into which they can fall is to have their mind prisoner of the result to be achieved: win, podium, improve personal record or qualify for the next phase. Focus on the result to be achieved is the biggest mistake they can make, especially because it is not in the power of any person. The result is the effect of performance and this depends entirely on the athlete. No one can decide to win, everyone can decide to do their best. The first attitude creates an uncontrollable stress,while the second determines the degree of stress that is for everyone to give their best. Having this attitude oriented to stay focused on performance rather than the result is an essential step for anyone who wants to compete successfully. Otherwise the risk is not being able to compete at own level. The mental training is the way to learn how to develop this attitude effectively.
Expectation to make a great performance is what worse can think an athlete. Expectations should be part of selfcontrol that an athlete must have on itself. The only expectation allowed is to know that you have to stay committed at your best but when you start you have to put aside any idea of the result and fight in every moment of the race, step by step, shot after shot, inch by inch, second by second. There is nothing beyond this and who is not trained in this goes back.
During the Olympics we will often hear talk of sports performances and excellent performances. To understand what we will be looking at or what we will read it needs to know what these terms mean. It is not enough to simply say that a performance is to know how to make good or better swimming, jumping or running. In fact the sports performance is a special form of behavior that includes the competitive dimension, in which all athletes want to do their best to master their skills, demonstrating superiority over their rivals, while all this takes place in front a large audience even hundreds of millions of people. These are the characteristics of the sports performance at the Olympics and all athletes are aware of it. Under these conditions provide excellent performances means doing something of incredible, extraordinary and totally out of the ordinary.
Purtroppo sono morti i due alpinisti sul Bianco e non sapremo mai il perchè. La montagna è così fatta, non lascia scampo quando si sbaglia. L’errore, se c’è stato, è stato di fidarsi troppo delle proprie abilità e partire per un’impresa già difficile con il bel tempo, sapendo che sarebbe peggiorato e di molto. Questo è successo ed è quasi impossibile resistere a quell’altezza con quella temperatura. In montagna gli errori si pagano spesso con la vita o con gravi menomazioni; l’eccesso di sicurezza è spesso una causa d’incidenti, si pensa di essere immortali e poi ci viene dimostrato il contrario. L’alpinismo non è uno sport ma quanto è accaduto fa certo parte del capitolo: rendimento e preparazione psicologica. Si potrebbe dire in modo cinico: pensavamo di essere così bravi da ingannare la montagna.
Un allenatore mi ha chiesto quale sia la relazione fra rendimento in partita e Bisogna entrare in campo uniti e con la voglia di fornire una prestazione ottima (adeguata ovviamente al livello della squadra). Pertanto la preparazione psicologica consiste nell’allenare i calciatori a mettersi in quella che per ognuno è la propria personale condizione psicofisica ottimale. In altre parole al fischio d’inizio dell’arbitro ogni giocatore deve potere dire “Sono pronto”. Il rendimento è influenzato dalla condizione mentale del singolo e della squadra, si tratta quindi d’insegnare agli atleti a mettersi in questa condizione di prontezza psicologica che gli consente di esprimere il proprio valore in campo. Va sempre ricordato che anche se si possiede una Ferrari se il pilota non è bravo, anche una 500 può superarla.
Se l’uso delle parole possiede ancora un senso, il Motivatore (inglesismo che non esiste nel vocabolario italiano) è colui che fornisce la motivazione, la passione, l’interesse per riuscire. E’ colui che agisce per motivare qualcuno a fornire determinati comportamenti. Mi sembra che questo approccio riveli una concezione passiva dell’essere umano che deve venire motivato da qualcuno altro. In psicologia è riconosciuto che gli individui si motivano da loro stessi e che gli altri sono importanti nel fornire delle ragioni per rafforzare modi di pensare e di essere già esistenti. Infatti la preparazione mentale a un evento è un percorso di ampliamento della consapevolezza e di affinamento delle competenze mentali e sociali che permetterranno di affrontarlo in una condizione che per quella singola persona sarà quella ottimale. Inoltre i motivatori sono persone laureate in materie non psicologiche o non lo sono affatto che hanno scoperto di avere qualità psicologiche che li portano a influenzare altre persone e che hanno acquisito alcune tecniche psicologiche che spesso afferiscono alle PNL e all’ipnosi. Queste loro convinzioni gli permettono di essere certamente più aggressivi e propositivi rispetto agli psicologi. Per contrastare la diffusione di questo ruolo gli psicologi devono essere più visibili sul mercato del lavoro con proposte di qualità, devono essere percepiti come utili dai loro potenziali clienti, devono smettere di piangersi addosso e devono promuovere in modo incessante la loro professionalità.
