Non esistono ragazzi pigri, ma contesti poveri di stimoli

Quante volte sentiamo dire che i ragazzi di oggi sono pigri, viziati, che non hanno voglia di fare sacrifici e che pretendono tutto e subito? In realtà questa è una frase che si ripete da generazioni: ogni epoca ha accusato i giovani di non essere “all’altezza”.

Ma Benjamin S. Bloom già nel 1985 ci ricordava una cosa importante: “Indipendentemente da ciò che s’impara, quasi tutte le persone possono imparare, se fornite dei giusti antecedenti e condizioni adeguate di apprendimento”.

E allora la domanda è: siamo sicuri che il problema sia davvero la loro “pigrizia”? Non siamo noi adulti a non sapere creare le condizioni giuste, offrire stimoli, motivazioni e contesti in cui i ragazzi possano scoprire le loro potenzialità?

Smettiamo di giudicarli con leggerezza e iniziamo a chiederci: quale terreno stiamo preparando per farli crescere?

0 Risposte a “Non esistono ragazzi pigri, ma contesti poveri di stimoli”


  • Nessun commento

Contribuisci con la tua opinione