La psicologia nello sport: dalla cronaca quotidiana alla crescita personale

La psicologia è ormai presente in modo continuo sui quotidiani online. Se oggi leggiamo Repubblica.it troviamo:

  • Svilar: “Io il migliore: non penso ai numeri possono solo distrarti”.
  • Ha parato tre rigori alla Roma, abbandona il ritiro della Turchia e attacca Montella: “Nessuna voglia di vincere”.
  • L’antidoping del tennis: avvocato gratis, soldi e assistenza psicologica agli accusati.
  • Sci, Goggia si confessa: “Mi ero dimenticata di Sofia, la vita non è una gara al cancelletto”.
Sono solo alcuni esempi in cui temi sportivi sono declinati in termini psicologici. Questo non dovrebbe stupire poiché ogni scelta e azione umana nasce da decisioni più o meno consapevoli basate sulla personalità e fiducia che ognuno ha di sé. Sappiamo che le persone vogliono sentirsi autodeterminati,  consapevoli che si può migliorare solo il proprio impegno verso un determinata attività, a prescindere dagli errori che si commetteranno per imparare e ottimizzare le prestazioni e che ottenere questo risultato sarà necessario spendere del tempo, talvolta anche molto, nel restare concentrati sui compiti che si sono prefissati.
Per acquisire questo approccio all’apprendimento e alla prestazione è necessario migliorare dal punto di vista mentale e di conseguenza l’intervento di un professionista, psicologo, specialista in questo campo della psicologia della prestazione può essere di grande aiuto.

 

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