La consapevolezza situazionale è la capacità di percepire ciò che sta accadendo intorno a noi, capire il significato di queste informazioni e prevedere cosa potrebbe accadere dopo.
In altre parole, è il “quadro mentale” che ci permette di muoverci e agire in un ambiente complesso senza perderci nei dettagli.
E’ molto influenzata dal livello di competenza individuale. Un atleta principiante va facilmente in sovraccarico d’informazioni e spesso non è neanche in grado di percepirle, non sa a cosa prestare attenzione e le informazioni immagazzinate nella sua memoria non sono pertinenti, si potrebbe dire che si muove al buio in una stanza piena di cristalli. L’atleta esperto, al contrario, è un individuo che ha acceso la luce nella stanza ed è in grado di muoversi seppur con attenzione facendo riferimento a quanto appreso e memorizzato. Ritornando ancora una volta ai piloti dell’aviazione, si ritrovano gli stessi risultati.
Confrontando gli esperti (12.370 ore di volo) con i meno esperti (720 ore di volo) si è evidenziato che la quantità di tempo pre-volo aumenta in funzione dell’esperienza. I piloti più esperti passano più tempo a raccogliere informazioni, pianificare e preparare piani specifici in relazione alle condizioni di volo. I piloti più esperti sono più focalizzati sulla comprensione e sulla determinazione delle azioni da intraprendere in funzione degli obiettivi.
Di conseguenza lo sviluppo della consapevolezza situazionale è veramente un fattore chiave nello sviluppo dell’expertise di un individuo quale che sia l’ambito di applicazione. Lo sport è uno di questi contesti ma ancora oggi poco spazio viene lasciato allo sviluppo consapevole e programmato di questa competenza.





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