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10 punti chiave del tennis tavolo

10 caratteristiche di cui essere consapevoli e sapere accettare nel tennis tavolo per essere vincenti.

  1. Il tennis tavolo è uno sport in cui ogni giocatore commette molti errori
  2. Si può vincere sino all’ultimo punto
  3. La concentrazione deve essere elevata e costante in ogni punto e sino all’ultimo
  4. Bisogna reagire in modo positivo subito dopo ogni singolo errore
  5. Il servizio è decisivo
  6. E’ necessario avere una routine pre-gara specifica
  7. E’ necessario avere una routine tra i punti
  8. Anche i campioni vanno in difficoltà ma sanno cosa fare per uscirne
  9. In difesa: gioca una pallina in più!
  10. Chen Bin, coach di Ding Ning, oro olimpico: “Il tennis tavolo  non è solo colpire la palla sul tavolo, devi restituire la palla, devi avere la sensazione di come la palla viene verso di te, e visualizzare come la tua palla finirà sul tavolo dell’avversario quando la colpisci di nuovo“.

La tenacia distingue i vincenti dai perdenti

Mi è stato chiesto quale sia la caratteristica psicologica decisiva per un atleta. La mia idea è che vi sono molte competenze che devono essere sviluppate da quelle di base (autocontrollo, immaginazione, dialogo interno costruttivo e imparare dalle esperienze) a quelle più avanzate che riguardano ad esempio la gestione dello stress agonistico e l’allenamento dell’attenzione a quelle relative allo stile di vita dell’atleta.

Ma in che modo si distinguono i vincenti dai perdenti? Da come reagiscono alla pressione agonistica, alle difficoltà e agli errori.

L’abilità psicologica che emerge in questi momenti è la tenacia; si può anche chiamare perseveranza, determinazione, resilienza. In pratica significa continuare a competere o allenarsi al meglio anche dopo un errore, quando si è stanchi, nei momenti di maggior stress in gara, quando si è consapevoli che bisogna fare assolutamente bene.

Le altre abilità psicologiche se non sono sostenute dalla tenacia si bloccano. Un atleta può avere un dialogo con se stesso costruttivo ma nei momenti decisivi se non è sostenuto dalla tenacia, il suo self-talk può diventare negativo. Un atleta sa a cosa prestare attenzione e come adattarla alle situazioni di gara, ma di fronte a un imprevisto può perdere questa abilità se non interviene la tenacia, che è la convinzione di continuare a gareggiare al meglio,.

La domanda è quindi: come e quanto spesso viene allenata questa abilità?

Ettore Messina: un esempio di mentalità vincente

Che bello sentire dire da Ettore Messina al suo esordio come head coach su una panchina NBA: “Ero terribilmente impaurito da questo esordio, generalmente lo sono in modo controllato, oggi è stato diverso. Non ho pensato ad essere il primo coach non americano in grado di vincere una partita NBA perché volevo rimanere concentrato sull’obiettivo finale. E’ stato bello”.

L’ex ct della Nazionale azzurra, ora assistant manager ai San Antonio Spurs, ha sostituito in panchina l’head coach Greg Poporvich, costretto a fermarsi per motivi di salute e a sottoporsi ad alcuni trattamenti medici: il team texano, campione in carica, ha superato 106-100 gli Indiana Pacers.

Messina ha un palmares incredibile: 4 Eurolega (2 con la Virtus Bologna, 2 con Cska Mosca), 4 campionati italiani, 7 Coppe Italia, 1 Coppa delle Coppe, 6 Campionati russi e 1 argento europeo con la nazionale italiana.

Ma non ha paura dei sentimenti che prova e neanche di ammetterli in pubblico. Questa è certamente una delle principali caratteristiche dei vincenti: accettare la paura anche estrema e restare concentrati sull’obiettivo finale.