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Come allenarsi mentalmente in questa nuova fase di lockdown

Ci troviamo di nuovo a vivere un periodo di difficoltà ad allenarsi e a fare gare, inoltre per molti sport queste opportunità sono state totalmente annullate e gli atleti sono a casa o al massimo nei parchi ad allenarsi solo fisicamente.

Questa situazione genera preoccupazione e angoscia in tutti e negli atleti l’assenza della loro attività e delle competizioni crea ancora di più emozioni negative. Si rischia così di credere che non ci sia altro da fare che subire il presente e aspettare!

Non c’è errore più grande che pensare in questo modo. Da soli però è difficile reagire a questi pensieri che s’insinuano nella mente.

Per questa ragione ho costruito un sistema di allenamento mentale per ritrovare la fiducia e il controllo dei pensieri e delle emozioni. E’ un sistema pratico, composto da esercizi che migliorano l’auto-controllo personale. certamente richiede tempo, 30 minuti ogni giorno, ma è un allenamento e i risultati come per ogni altra abilità si ottengono solo con la pratica quotidiana.

Chi vuole ricevere più informazioni su questo sistema, sulla sua durata, attività da svolgere e risultati raggiungibili può scrivere a questo blog e sarà contattato.

Suggerisco di astenersi a quelli che pensano che sarà facile e non richiede tempo.

Subire o controllare?

“Hai una scelta – puoi entrare e lasciare che le circostanze controllino i tuoi atteggiamenti – oppure puoi permettere ai tuoi atteggiamenti di controllare le circostanze”. L’atteggiamento è decisivo per superare le difficoltà.

@BradStevensTeam @Celtics

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Non bisogna mai subire l’allenamento o la gara

Fra le difficoltà che un atleta deve affrontare vi è quella di essere pronto a non subire un allenamento, un avversario o le situazioni che si presentano durante una competizione. Subire vuol dire rinunciare a esprimere il proprio valore mentre si entra in uno stato mentale fatto di lamentele, di sensazioni d’incapacità e di recriminazione. Ci si può lamentare nei confronti dell’allenatore che propone esercizi che non piacciono o perchè ci si sente sfortunati. Sono mille le ragioni a cui agganciarsi per entrare in questa condizione mentale negativa che per qualche istante allontana da sé la responsabilità di quanto è avvenuto, perchè la colpa è degli altri o della sfortuna. Questa soddisfazione è di breve durata perchè subito dopo l’atleta si sente dominato da una condizione di poca fiducia verso di sé.

Sono proprio questi i momenti in cui si deve reagire. La prima cosa da fare è essere consapevoli che ognuno è il padrone delle proprie azioni quotidiane e nessun altro. La seconda, riguarda il sapere che gli ostacoli rappresentano le uniche opportunità per migliorare e quindi vanno ricercati per potere imparare ad affrontarli. Terzo, si deve ripensare alle difficoltà che si sono vissute, sapere in che modo le si è affrontate e se si sarebbe potuto fare meglio. Quarto, bisogna pensare alle prossime giornate, verificare quali ostacoli potrebbero presentare e pianificare azioni più efficaci.