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Le ragioni per cui con la tonsillite Sinner non può gareggiare

Questo articolo spiega con chiarezza le probabili ragioni della tonsillite di Jannik Sinner e i motivi per cui è fortemente sconsigliato partecipare durante questa malattia a eventi agonistici: Keaney LC, et al. The impact of sport related stressors on immunity and illness risk in team-sport athletes. J Sci Med Sport (2018).

Gli atleti sono continuamente esposti a fattori di stress che hanno il potenziale di deprimere le funzioni immunitarie e aumentare il rischio di infezioni, in particolare le infezioni del tratto respiratorio superiore o il comune raffreddore. Infatti, è la malattia infettiva più comune segnalata dagli atleti d’élite. La malattia è di grande preoccupazione per gli atleti poiché può interrompere l’allenamento e le prestazioni.

Per comprendere perché gli atleti sembrano avere un rischio maggiore di infezione, è emerso il campo dell’immunologia dell’esercizio. Gli studi in quest’area si sono principalmente occupati di identificare i marcatori immunitari che possono essere utilizzati per prevedere la suscettibilità degli atleti alle malattie, principalmente negli atleti di resistenza. In particolare, l’immunità della mucosa e le risposte delle citochine dei linfociti T sono state trovate essere determinanti chiave del rischio di infezioni pe questi fattori di stress includono l’allenamento, la competizione, i viaggi, gli ambienti estremi, lo stress psicologico, la privazione del sonno, la cattiva alimentazione e il consumo eccessivo di alcol.

I sintomi comuni includono mal di gola, mal di testa, naso che cola e tosse e possono derivare da cause infettive (eziologia virale, batterica o fungina) o non infettive e infiammatorie (ad esempio causate da allergie, asma e traumi alle membrane epiteliali respiratorie).

 

Sinner ha ridotto l’uso del cellulare, e tu?

Oggi è quasi un dovere parlare di Sinner, diventato il n.1 del tennis mondiale.

Si sono dette molte cose su di lui ma vorrei soffermarmi su un apparente piccolo cambiamento che lui ha dichiarato di avere fatto: “Uso meno il cellulare”.

In questi giorni ho scritto a proposito del cambiamento in negativo che questo ha avuto su una popolazione dell’Amazzonia, Invece, ora prendiamo consapevolezza che il successo di Sinner, composto da mille particolari e anche dovuto a questo piccolo cambiamento.

Allora proviamo a riflettere sull’influenza dello smartphone nella nostra vita quotidiana, non bisogna di certo aspirare a essere un campione per controllarne l’uso e la sua relativa frequenza.

Proviamo a chiederci:

  • Per quanto tempo al giorno lo uso?
  • Quali sono le ragioni per cui lo uso?
  • Lo uso per lavoro o come passatempo?
  • Cosa potrei fare anziché consultare lo smartphone?
  • Da quanto tempo non leggo più un libro?
  • Quando sono con altri continuo a consultarlo?
  • Cosa potrei fare in alternativa al suo uso frequente?

Incredibile Sinner: “ora mi rimetto a lavorare”

Un amico mi ha appena inviato questo testo che ha mandato ai suoi giocatori e giocatrici.

Ragazzi stampatevelo addosso. Questo ha appena fatto la storia e già parla di come può allenarsi meglio....
Questo è la quintessenza del modo in cui vanno fatte le cose, a prescindere tu sia un tennista o un imprenditore

Infatti Sinner ha risposto proprio in questo modo:

E adesso? Tante cose cambieranno. «Ma che cosa? Io sono sempre lo stesso ragazzo dell’altroieri. Il momento è bellissimo, ma adesso ci tranquillizziamo e ci rimettiamo in riga».

In che senso? «Semplice: c’è tanto lavoro da fare, e non vedo l’ora perché mi piace. Abbiamo realizzato una cosa bella, che ci fa capire che sto facendo le cose giuste. Quindi l’importante è vivere in modo sereno con il mio team e lavorare perché gli avversari ormai mi conoscono, s’è visto a Melbourne e dunque devo migliorare tanto».

Sinner è già un campione?

Dal 2022, Jannik Sinner, giovane tennista italiano, ha continuato a fare progressi significativi nella sua carriera nel tennis. Già a un’età relativamente giovane, aveva dimostrato un talento straordinario e aveva guadagnato consensi a livello internazionale per le sue abilità e il suo potenziale.

A quel tempo, Sinner aveva vinto diversi tornei ATP e si era classificato tra i primi 10 giocatori al mondo nel ranking ATP. Tuttavia, definirlo “campione di tennis” potrebbe richiedere un po’ più di tempo e vittorie significative nei tornei del Grande Slam, come Wimbledon, gli US Open, gli Australian Open o Roland Garros.

Il passaggio da un tennista talentuoso a un vero e proprio campione richiede costanza, risultati eccellenti nei tornei più importanti e una continua crescita nel ranking mondiale. Sebbene Sinner abbia dimostrato un enorme potenziale e abbia avuto successi significativi nel circuito ATP, l’etichetta di “campione di tennis” può essere assegnata a un giocatore quando raggiunge traguardi di alto livello e costanza nelle prestazioni in diverse condizioni e tornei.

Sinner ha sicuramente il talento e il potenziale per raggiungere il livello di campione nel tennis, ma solo a gennaio 2022, era ancora considerato un giovane tennista in ascesa con grandi prospettive per il futuro della sua carriera sportiva.

“Mancini convoca Sinner”

“Mancini convoca Sinner” c’era scritto sugli striscioni a Torino a dimostrazione del riconoscimento non solo tecnico di questo giovane tennista ma anche della sua capacità di giocare partite di livello assoluto in modo intelligente e combattivo.

Qualità queste ultime due che sono mancate alla nazionale di calcio italiane nelle sue utile due partite. Al momento il successo all’europeo di calcio della scorsa estate è interpretabile, secondo me, come la vittoria di una squadra outsider che è riuscita a esprimersi al suo massimo livello, così come è accaduto in passato squadre come la Grecia e la Danimarca. Successo meritato naturalmente, così come le competenze dei giocatori non possono di certo essersi sciolte in questi mesi.

La questione riguarda il percorso successivo: è possibile ripetere quel tipo di prestazioni? La risposta non è scontata, perchè sappiamo che il mantenere un elevato standard di successo continuativo nel tempo non solo non è scontato ma non è affatto facile.

La prova al momento la squadra italiana non l’ha superata, il collettivo è stato insufficiente al compito e i singoli non hanno saputo rappresentare una valore aggiunto decisivo.

Il futuro non sappiamo come sarà ma certamente va effettuata una preparazione psicologica diversa e più specifica che il semplice e scontato “giochiamo per divertirci, abbiamo le competenze per andare avanti” e così via.