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Albert Bandura has died

Albert “Al” Bandura, the David Starr Jordan Professor of Social Science in Psychology, Emeritus, in the School of Humanities and Sciences (H&S), whose theory of social learning revealed the importance of observing and modeling behaviors, died peacefully in his sleep in his Stanford home on July 26. He was 95.

Albert Bandura Albert Bandura (Image credit: Courtesy Albert Bandura)

Bandura is internationally recognized as one of the world’s most influential social psychologists for his groundbreaking research on the importance of learning by observing others. In a 2002 issue of the General Review of Psychology, Bandura was ranked the fourth “most eminent psychologist of the 20th century” behind B. F. Skinner, Jean Piaget and Sigmund Freud.

He is best known for developing social cognitive theory (also known as social learning theory); the concept of self-efficacy – the idea that a person’s belief in their ability to succeed can shape how they think, act and feel; and his Bobo Doll experiments.

“Al Bandura was a giant in the field, whose influence spanned clinical, cognitive, affective and developmental psychology,” said Stanford psychologist Laura Carstensen, the Fairleigh S. Dickinson, Jr. Professor in Public Policy in H&S and the director of the Stanford Center on Longevity.

(Source: https://news.stanford.edu/2021/07/30/psychology-professor-albert-bandura-dead-95/)

Auto-Efficacia e osservazione

In questo periodo molti interventi con gli allenatori che sto facendo riguardano l’uso dell’osservazione come sistema per migliorare nel loro insegnamento in campo e le loro relazioni con gli atleti.

Il modello di Albert Bandura è un approccio che può consentirgli di applicare una delle teorie più diffuse in psicologia e che fa riferimento alla convinzione di una persona di essere capace di affrontare con successo una determinata situazione di gara o anche di ottenere uno specifico miglioramento in un’abilità tecnica.

La teoria dell’autoefficacia si basa su quattro idee fondamentali a cui l’allenatore può riferirsi per favorire il miglioramento dell’atleta.

Le esperienze passate - E’ dimostrato che una fonte indispensabile di convinzione risiede nel fare affidamento sulle esperienze passate di successo in relazione a un compito. Su questa base l’allenatore dovrebbe quindi sempre collegare ciò che deve essere fatto in quel momento (parlando naturalmente di compiti impegnativi e significativi) collegando questa sua comunicazione a quanto è avvenuto in precedenza, cos’ da collegare sempre il passato con il presente.

Le esperienze vicarie - Ci si riferisce al concetto di modellamento, osservare compagni che seguono un determinato compito e anche la loro fatica è un ottimo stimolo per incrementare la convinzione nella riuscita. Non è difficile in nessun sport costruire situazioni di questo tipo a rotazione fra i propri allievi.

Il sostegno sociale - sappiamo dell’importanza di sostenere l’impegno e di sostenere le persone dopo un errore. Mettiamo sempre come primo scopo lo sviluppo della persona e poi l’acquisizione tecnica o il risultato sportivo. E’ importante che l’allenatore spieghi “il perchè” e non solo “come fare”, l’apprendimento e le prestazioni miglioreranno poiché l’atleta sentirà che si è interessati allo sviluppo della sua autonomia psicologica.

La condizione fisiologica ed emotiva - Basta ricordarsi che il warm-up è quel tipo di attività che consente di raggiungere una condizione fisica, motoria e psicologica di prontezza, mettendo l’individuo nella condizione di essere pronto. Questo vale non solo per iniziare l’allenamento in modo efficace ma anche per prepararsi alle esercitazioni più significative di ogni seduta di allenamento.

Conversazione with Albert Bandura

Juve e Roma: stesso problema in tornei diversi?

Nel match tra Juve e Roma di pochi giorni fa, la prima ha schiacciato l’altra per determinazione e voglia di vincere. Nella successiva partita con il Genoa la Roma è andata subito in svantaggio di due goal, sempre per la scarsa determinazione dei suoi calciatori.  Poi il suo capitano, Totti, ha fatto un goal e l’atteggiamento in campo è mutato, tanto da vincere 4-2.

Ieri in Champions League, la Juventus ha affrontato la squadra danese, evidentemente inferiore, ma che è invece è andata in vantaggio e solo nella seconda parte della partita la Juventus è riuscita a pareggiare.

La Juve che in campionato fa la parte del leone, in Europa non riesce a riproporsi con lo stesso atteggiamento. La Roma dimostra di dovere prendere due schiaffi prima di iniziare a giocare così come sa. Per ambedue è una questione di convinzione: la Juve non la dimostra all’estero e la Roma non la dimostra nella prima parte della partita. Questo è il loro compito per l’immediato futuro: giocare con convinzione indipendentemente dal tipo di competizione (campionato o Champions League) o dalla fase della partita (inizio o periodi successivi).