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I problemi dei giovani atleti

In questi giorni ho scritto poco rispetto al solito perchè mi sono posto domande a cui ho avuto difficoltà a rispondere.

Sono queste e riguardano indistintamente ragazzi e ragazze:

  • Nel tennis, a molti piace tirare forte, il che potrebbe anche andare bene se la palla la maggior parte delle volte cadesse in campo, in realtà avviene il contrario. Perchè è così difficile togliere questa idea dalla loro testa?
  • Toni Nadal ha detto che una differenza importante fra Rafa e i giovani di oggi è che Rafa quando migliorava manteneva quel livello senza ritornare indietro, mentre oggi questo non avviene: si migliora, si gioca bene qualche partita e poi si torna indietro. Anch’io vivo la stessa situazione. Come mai?
  • Perchè molti atleti raggiunto un ranking mondiale importante si spaventano della fatica che devono fare per migliorarlo e quasi preferiscono retrocedere in classifica?
  • Cosa spinge un atleta negli sport di opposizione (tennis, tennis tavolo, scherma), in cui bisogna superare più turni di gara per arrivare almeno a giocarsi l’entrata in semifinale o finale, ad accontentarsi di un risultato inferiore e smettere di giocare al meglio?
  • Perchè alcuni atleti spiegano una sconfitta dicendo che l’avversario era più forte? Quasi che essere forti fosse una categoria assoluta che non lascia chance?
  • E lasciamo perdere quelli che attribuiscono i loro insuccessi a problemi tecnici; se fosse vero perchè giocano o competono anziché smettere e aspettare di  migliorare la tecnica?

 

 

Quanto è difficile diventare un atleta junior di livello internazionale?

Quanto è difficile diventare un atleta junior di livello internazionale?

Negli sport di opposizione in cui si combatte direttamente contro un altro avversario è molto difficile, perchè aldilà delle abilità sportive e di quelle fisiche, l’elemento mentale è quello che determina il successo.

Con questo non intendo dire che vi sia una prevalenza mentale sulle altre due componenti ma che senza la guida mentale e con un grado di agonismo ridotto non sarà possibile per l’atleta esprimere le sue capacità sportive e motorie.

Negli sport di opposizione velocità e precisione sono due aspetti inscindibili della prestazione. E’ evidente che chi si allena per coniugate insieme queste due caratteristiche corre maggiori rischi di sbagliare ma un’altra opzione non è possibile. Se si rallenta troppo si diventa prevedibili e la mancanza di precisione comporta il tirare i colpi in modo casuale.

Allenarsi su questi due aspetti, comporta anche lavorare mentalmente nel mantenere un livello elevato di fiducia anche se all’inizio si commetteranno più errori. Il mantenere elevata la fiducia permetterà però di insistere in questo tipo di allenamento e, di recuperare in fretta dagli errori e di competere con maggiore convinzione.

 

 

Nello sport italiano vincono le donne

Lo sport italiano è sempre più dominato dalle donne, tennis, scherma, nuoto, atletica ne sono un esempio. E’ un fenomeno che riflette quanto accade nella società, infatti anche a scuola le ragazze ottengono risultati migliori dei ragazzi e nel lavoro è sempre più difficile limitarne il successo. Era ora che accadesse, finalmente il 50% del mondo non è più escluso.

Immagini olimpiche

 

Condivido con Massimo Gramellini che queste sono le immagini di ieri. Travis Stevens, judoka americano, ha perso la semifinale, poteva ritirarsi ma si è messo una fascia per coprire la ferita e continuare l’incontro. Allaeldin Abouelkassem è il primo africano, Egitto, ad avere vinto una medaglia, d’argento, nel fioretto; bene il mondo si amplia anche nella scherma.