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Il costo della distrazione di Donnarumma

Avete mai sperimentato la frustrazione di volervi concentrare su qualcosa e non riuscirci, perchè la vostra mente va da tutta un’altra parte e non riuscite a riportarla indietro, all’idea, l’azione o il sentimento che volevate sperimentare.

Direi, che non ci si deve preoccupare troppo quando ciò succede. Distrarsi è infatti un’esperienza molto frequente e comune a tutte le persone. Tuttavia, ci sono delle volte in cui paghiamo un prezzo troppo elevato per una semplice distrazione. Pensiamo, ad esempio, al portiere del Paris Saint Germain, Gigi Donnarumma, che contro il Real Madrid ha fatto un passaggio che ha attraversato per tutta la sua lunghezza la porta che lui difendeva e su cui è piombato con facilità un calciatore avversario che la messa in rete.

Probabilmente Donnarumma non aveva mai fatto prima di quel momento un errore di quel genere, ma si era distratto e così ha fatto la cosa sbagliata nel momento sbagliato. Voi direte che uno dei portieri migliori al mondo non dovrebbe commettere errori così gravi dovuti a superficialità. Invece, come abbiamo visto è possibile.

Quindi, anche in persone così esperte le distrazioni sono sempre in agguato e maggiore è l’importanza della situazione più grave sarà l’effetto dell’errore. Donnarumma, ovviamente, sa bene che questi errori non devono mai accadere ma non basta la consapevolezza a evitarli. La sua spiegazione dell’errore è stata rivolta a convincere l’arbitro che aveva subito un fallo che gli aveva ostacolato il rinvio. In sostanza, un tentativo di spostare l’attenzione dalla superficialità con cui aveva affrontato quell’azione.  In una gara, la superficialità è sinonimo di scarso rispetto dell’avversario, che conduce a dare poca attenzione a ciò che sta realmente succedendo in quegli istanti. In quei momenti, il calciatore è distratto per diverse ragioni fra cui sottostimare la minaccia rappresentata dall’avversario e dall’errore, nella convinzione che tutto andrà bene.

E’ stato fatto invece un goal dal Real Madrid e questo ha portato anche alla contemporanea convinzione degli spagnoli di potere vincere e alla reazione depressiva del PSG, che non ha saputo ritrovare la fiducia perduta, a causa di una distrazione di un suo calciatore. Come dicono gli adolescenti che giocano a tennis di un avversario, quando a causa di un punto perso ne perde molti altri in modo consecutivo, il PSG ha sciolto.

 

Per Mourinho il Chelsea è crollato sotto lo stress

Mourinho descrive molto bene che cosa significa crollare sotto pressione dopo la sconfitta contro il Chelsea PSG.

“PSG ha meritato di vincere”, ha detto Mourinho. “Quando una squadra non può difendere due angoli, e concede due volte, la squadra non merita di vincere. Quando una squadra non può far fronte alla pressione di giocare in casa con un uomo più, e lo stadio non accetta che la squadra abbia il controllo il gioco e vogliono che vadano avanti e vincere … non abbiamo saputo far fronte a tale pressione. Per loro è stato facile: 10 uomini, organizzazione difensiva, due linee di quattro, lanci lunghi per il contro-attacco, in attesa di calci di punizione e angoli. Mentalmente loro non avevano nulla da perdere. Erano esperti, erano buoni, e se lo meritavano.
“Chiaramente alcuni dei miei giocatori non potevano far fronte a tale pressione. Le prestazioni individuali non sono state abbastanza buone. Quando concedete due volte da due angoli, si tratta di una mancanza di concentrazione, mancanza di responsabilità per far fronte agli avversari e lo spazio da controllare. Così abbiamo meritato di essere puniti con questo pareggio. Siamo spiacenti per questa sconfitta”.

Molti altri allenatori anziché responsabilizzare la squadra per gli errori commessi, avrebbero dichiarato invece che solo per alcuni episodi sfortunati la squadra non ha vinto.