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Quando iniziare l’allenamento mentale?

Per sviluppare e mantenere nel corso della stagione un buon set di abilità mentali, gli atleti devono allenarle come fanno per le abilità fisiche.  Il training mentale deve essere integrato nelle sessioni giornaliere di allenamento. Competenze mentali e fisiche devono procedere in parallelo ogni giorno. Il momento migliore per iniziare questa pratica è all’inizio della nuova stagione agonistica, prima delle gare. Ad esempio, l’allenamento della concentrazione va iniziato sin da subito, quando gli atleti sono più calmi e meno stanchi e le sedute non sono ancora difficili rispetto a quelle del periodo successivo. Il momento peggiori per iniziare, è quando gli atleti hanno mostrato problemi durante le loro prestazioni e gli allenatori pensano che siano attribuibili a difficoltà mentali. E’ in questi momenti che spesso chiedono l’intervento dello psicologo dello sport. Di solito questo accade perché gli allenatori  nonostante pensino di avere fatto fatto tutto quello che dovevano fare, gli atleti appaiono de-motivati ​​, o troppo ansiosi o distratti. E ‘un intervento sulla crisi che lo psicologo dello sport deve essere in grado di gestire, ma gli allenatori e gli atleti devono capire che il training mentale deve essere integrato all’interno delle singole sessioni e utilizzato non solo come una soluzione per i momenti negativi.

C’è relazione tra eccellenza e talento?

Si parla spesso di talento come di qualcosa fortemente collegato all’eccellenza delle prestazioni. Spesso parlare di talento serve invece come criterio per eliminare degli atleti, perchè secondo qualcuno non lo posseggono oppure viene utilizzato per cercare il pelo nell’uovo scordandosi dell’importanza dell’uovo. A questo riguardo il pensiero di un campione come Michael Phelps può servire a riflettere su quanto l’atteggiamento mentale dell’atleta sia l’aspetto decisivo per allenarsi a fornire prestazioni eccellenti.

“Le persone dicono che ho un grande talento, ma la mia opinione è che l’eccellenza non ha nulla a che fare con il talento. Riguarda invece in che cosa scegli di credere e quanto sei determinato a crederci. La mente è più potente di ogni altra cosa”. Michael Phelps

Sei capace a mettere da parte le brutte prestazioni?

Sono qui a Malta per seguire la gara di un amico del tiro a volo. Oggi a fatto 23 su 25 la prima serie e poi ha fatto 19 e 23. Domani ha ancora due prove per mostrare che il 19 è stato solo un incidente di percorso. Altra storia, la Juventus sta giocando con il Pescara, partita sulla carta facile ma che è indispensabile vincere per mantenere elevato l’umore e la fiducia della squadra e per  mostrare a se stessi che la sconfitta con il Bayern è stato un incidente di percorso il cui impatto psicologico può essere recuperato con una bella prestazione.

Cosa c’entrano questi due esempi così distanti fra loro per livello e interessi coinvolti: che in ogni caso quando si gareggia non importa cosa hai fatto prima, conta solo riuscire a fornire la migliore prestazione di cui si è capaci alla prossima occasione. Ciò che è stato è solo una storia che bisogna riuscire a mettere da parte.