Che in Italia si faccia poca attività fisica a scuola e che non vi sia un progetto globale per risolvere questo problema è un dato di fatto. Ancora una volta la soluzione del problema è solo sulle spalle delle famiglie che spesso non hanno una consuetudine con lo sport attivo e tantomeno con il movimento. L’unione di queste due difficoltà determina un abbandono precoce dello sport da parte delle bambine già a partire dalla scuola media, che nei maschi si sposta due/tre anni più avanti. Di fatto a 15 anni meno del 50% dei giovani pratica sport in modo continuativo. La Società Italiana di Pediatria in occasione della Giornata mondiale del bambino e dell’adolescente ha presentato la Piramide dell’Attività Motoria che illustra le caratteristiche di uno stile di vita attivo e salutare. Purtroppo è un tema di cui non viene percepita l’importanza dai politici ma anche dai cittadini e per il quale mostrare con dati che la sedentarietà è la causa di molte malattie non è stato sinora sufficiente a darle importanza rispetto al dato che fumare fa venire il cancro, di cui invece la maggior parte delle persone è convinta.
Translate
Powered by Google Translate.
Articoli recenti
- Luogo e data di nascita influenzano ancora la selezione nel calcio
- Accetta di avere paura e vai avanti
- La salute mentale degli allenatori di alto livello
- Ruolo dell’esercizio nella gestione della salute mentale
- IJSP Master class on extreme experiences
- Pronti per le XXXIII° Olimpiadi
- L’impegno
- Come auto-migliorarsi
- L’allenatore: se la squadra perde sei licenziato
- Autismo, solitudine, appartenenza e scuola
Archivi
Tag
allenamento.
allenatori
atleti
attenzione
attività fisica
autismo
bambini
Basket
benessere
Calcio
Camminare
concentrazione
doping
emozioni
errori
genitori
giovani
golf
Inter
ISSP
Juventus
lavoro
maratona
master
mente
motivazione
movimento
Napoli
olimpiadi
prestazione
psicologi
psicologia
psicologia dello sport
psicologo
Roma
salute
Scuola
sedentarietà
sport
squadra
stress
talento
tenacia.
Tennis
Vincere