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Come mantenere costanza e perseveranza nelle attività quotidiane

Mantenere costanza e perseveranza nelle attività quotidiane – come lavoro, studio e sport – può essere molto difficile, ma è anche essenziale per ottenere risultati duraturi e soddisfacenti. Ecco perché queste due qualità sono difficili da mantenere, ma anche perché sono così fondamentali.

Perché la perseveranza è così difficile?

  1. Soddisfazione ritardata - In molte attività, i risultati non sono immediati. Studiare per un esame, allenarsi per un obiettivo sportivo, o avanzare nella carriera richiede tempo e non sempre si vede subito il frutto dell’impegno. Il nostro cervello, però, tende a preferire ricompense immediate, e la mancanza di risultati immediati può portare a frustrazione o stanchezza.
  2. Monotonia e fatica - La costanza spesso implica ripetere le stesse azioni o esercizi più e più volte. A lungo andare, questo può risultare monotono e pesante, soprattutto quando si affrontano compiti impegnativi o si devono superare ostacoli. La ripetitività può abbassare la motivazione e rendere difficile mantenere la rotta.
  3. Sfiducia nelle proprie capacità - Incontrare fallimenti o ostacoli può minare la fiducia in sé stessi e far nascere il dubbio di non essere “abbastanza bravi” o di non avere il talento necessario. Quando manca la fiducia, è facile scoraggiarsi e rinunciare.
  4. Fattori esterni e distrazioni - La vita quotidiana è piena di distrazioni e imprevisti. Nuovi interessi, altre persone e obblighi possono distrarci dai nostri obiettivi a lungo termine. Ad esempio, il tempo passato sui social media o la semplice routine di lavoro possono allontanarci dall’allenamento fisico o dallo studio.

Perché la perseveranza è fondamentale?

  1. Progressi tangibili - La perseveranza consente di fare piccoli progressi che, nel tempo, si accumulano e portano a miglioramenti visibili e concreti. Questa crescita è spesso l’unica strada per sviluppare competenze e ottenere risultati significativi. Nel lavoro, la pratica costante porta a una padronanza delle competenze; nello studio, rafforza la memoria e la comprensione; nello sport, migliora la resistenza e la forza.
  2. Superamento dei limiti - Perseverare permette di affrontare e superare i propri limiti. È normale incontrare ostacoli, ma superarli dà forza e motivazione per continuare. La costanza ci abitua a gestire le difficoltà senza arrenderci, sviluppando una mentalità di crescita che ci prepara ad affrontare sfide ancora maggiori in futuro.
  3. Autostima e resilienza - Portare avanti un impegno nonostante le difficoltà accresce la nostra autostima e rafforza la resilienza. Ogni piccolo traguardo raggiunto, grazie alla perseveranza, conferma che siamo capaci di ottenere risultati, anche quando sembrano difficili o lontani. Questo, a sua volta, aumenta la fiducia in sé stessi e la capacità di affrontare sfide nuove.
  4. Cambiamenti duraturi - La perseveranza è spesso il fattore determinante per mantenere un cambiamento a lungo termine. Che si tratti di migliorare le proprie prestazioni lavorative, ottenere un diploma, o raggiungere un obiettivo fisico, la costanza è ciò che trasforma un impegno temporaneo in un’abitudine consolidata. Questo rende i risultati stabili nel tempo, creando un miglioramento duraturo nella propria vita.

Come rafforzare la costanza e la perseveranza?

  • Stabilire obiettivi realistici - Avere obiettivi chiari e raggiungibili, sia a breve che a lungo termine, aiuta a mantenere la motivazione e a seguire un piano d’azione preciso.
  • Misurare i progressi - Tenere traccia dei progressi, anche minimi, dà una sensazione di successo e rafforza la motivazione.
  • Sviluppare routine e abitudini: Creare delle abitudini facilita il mantenimento della costanza, perché le azioni ripetute diventano più automatiche e meno faticose.
  • Accettare i momenti di difficoltà - Essere consapevoli che la fatica e gli ostacoli fanno parte del processo e che questi non sono segno di fallimento ma tappe del percorso.

In sintesi, la perseveranza è difficile da mantenere perché richiede sacrificio, disciplina e pazienza, ma è indispensabile per ottenere i migliori risultati. Essa ci permette di trasformare il nostro impegno in successo, creando miglioramenti duraturi in ogni ambito della nostra vita.

La perseveranza porta al successo

Uno dei segreti delle prestazioni di successo è nella continuità o perseveranza (come detto nell’ultimo blog). Questo è particolarmente evidente negli sport di situazione come quelli di squadra ma anche in quelli individuali nel tennis, tennis tavolo, scherma. In realtà, la necessità di essere perseveranti è presente in ogni attività umana e molti detti popolari come ad esempio: “Non fare domani quello puoi fare oggi” sono un’esortazione ad agire in questo modo nella vita quotidiana.

E’ mia percezione che spesso gli atleti che hanno successo, rispetto agli avversari, mostrano una maggiore perseveranza/continuità nel gioco. Non mi riferisco ad aspetti tecnico-tattici ma all’atteggiamento mostrato in campo, prevalentemente costante senza evidenti sbalzi d’umore. A mio avviso, prevalgono in virtù di questo atteggiamento che valorizza il loro gioco. Al contrario, troppo spesso gli avversari manifestano reazioni emotive eccessive nei momenti di difficoltà e visibili dal punto di vista comportamentale che li danneggiano.

Come migliorare? A mio parere gli atleti dovrebbero prima di tutto essere consapevoli del valore della perseveranza in campo mentre spesso danno delle spiegazioni esclusivamente tecnico-tattiche delle loro prestazioni insoddisfacenti.

Ricorda che non importa quanto alleni, ma quanto la tua mente è presente quando ti alleni” (Kobe Bryant). Si potrebbe partire da questa affermazione per valutare quali sono e quando si manifestano questi momenti di black-out in allenamento e in partita. Successivamente si dovrebbe giungere a prevenirli servendosi di tecniche di respirazione e di concentrazione adatte alle situazioni del proprio sport.

Cos’è la perseveranza?

La perseveranza è

impegnarti con intensità e precisione

dopo che ti sei stancato 

di essere intenso e preciso

  • Tennis: impegnarsi a giocare un colpo in più
  • Tiri di precisione (calcio, rugby, basket, volley, baseball, tennis): dedicare extra time dopo l’allenamento
  • Tiro a volo, arco e tiro a segno: creare situazioni di stress tecnico e mentale in allenamento, restando concentrati sull’esecuzione
  • Sport di combattimento: ripetute con velocità e precisione sino a stancarsi mentalmente
  • Golf: mantenere sempre la propria routine pre-tiro per la durata allenamento o 18 buche
  • Endurance: impegnarsi con intensità a trovare energia fisica e mentale dentro di sé nei momenti di stanchezza e tenere il ritmo

Tennis: le pause mentali fanno perdere le partite

Mi sto convincendo che per molti giovani tennisti da cui sarebbe realistico aspettarsi prestazioni e risultati migliori di quelli che ottengono di solito, un fattore di miglioramento significativo risieda nel migliorare la qualità dell’allenamento. In larga parte non si tratta di fare cose diverse ma di esercitarsi con un’ intensità elevata e costante; la stessa che poi si vorrebbe mostrare in campo. In partita, si chiede ai tennisti di giocare in modo costante e adeguato al loro livello per un lungo periodo di tempo, mentre in allenamento questa richiesta è spesso assente. Allenatori e psicologi dovrebbero lavorare insieme per aiutare il tennista a colmare questa lacuna. La domanda è la seguente: “Come si può giocare concentrati per almeno 90 minuti,  se in allenamento non si raggiunge mai questo limite o se si accetta che vi siano delle pause in cui la concentrazione si riduce ai minimi termini?”

Se è vero che ci si allena per ripetere quanto appreso in partita, la ripetizione riguarda non solo la tecnica ma anche il sapere mantenere la concentrazione limitando al minimo le pause mentali, che invece in partita spesso rappresentano il principale ostacolo all’esecuzione del proprio gioco.