Che in Italia si faccia poca attività fisica a scuola e che non vi sia un progetto globale per risolvere questo problema è un dato di fatto. Ancora una volta la soluzione del problema è solo sulle spalle delle famiglie che spesso non hanno una consuetudine con lo sport attivo e tantomeno con il movimento. L’unione di queste due difficoltà determina un abbandono precoce dello sport da parte delle bambine già a partire dalla scuola media, che nei maschi si sposta due/tre anni più avanti. Di fatto a 15 anni meno del 50% dei giovani pratica sport in modo continuativo. La Società Italiana di Pediatria in occasione della Giornata mondiale del bambino e dell’adolescente ha presentato la Piramide dell’Attività Motoria che illustra le caratteristiche di uno stile di vita attivo e salutare. Purtroppo è un tema di cui non viene percepita l’importanza dai politici ma anche dai cittadini e per il quale mostrare con dati che la sedentarietà è la causa di molte malattie non è stato sinora sufficiente a darle importanza rispetto al dato che fumare fa venire il cancro, di cui invece la maggior parte delle persone è convinta.
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