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Christian Haettich, il ciclista con una sola gamba contro ogni limite

Quindici anni fa, Haettich stava preparandosi alle Paralimpiadi di Sydney, ma all’ultimo minuto, con sua grande delusione, scoprì che la sua categoria non era stata inclusa. Come ti senti adesso? “Quando ho iniziato l’Haute Route ho chiesto a Rémi di non mettermi in una categoria disabili ma di partecipare  con gli altri ciclisti. Partecipare in questo modo alla Haute Route è di gran lunga più gratificante che competere in un evento paralimpico. Il mio handicap mi dà concentrazione e determinazione. Un motivo per farlo. E ‘stata dura, ma è stato bello migliorare proprio come un ciclista e godere di tanti panorami maestosi”.

Christian Haettich, dell’Alsazia, nel nord-est della Francia, ha perso gran parte della sua gamba sinistra e parte del braccio sinistro a causa di un incidente stradale nel 1976, quando aveva 15 anni. E’ stato investito frontalmente da un auto. Le amputazioni hanno reso la sua vita molto difficile. Ha attraversato momenti bui, si è sposato e ha dei figli, ma la sua vita è cambiata di nuovo solo nel 1995 quando ha conosciuto un ciclista che aveva una gamba sola. (Da The Guardian)

Servizio gratuito per conoscere il mental coaching

Siamo all’inizio dell’anno Preolimpico. Infatti i Giochi Olimpici inizieranno a Rio il 6 agosto 2016 e quelli Paralimpici il 7 settembre 2016. Per la maggior parte degli atleti inizia un periodo decisivo per la loro carriera sportiva: devono allenarsi e gareggiare per qualificarsi alla più importante manifestazione sportiva. Ognuno di loro vivrà questo periodo in un modo personale. Vi sono coloro che non hanno partecipato alle Olimpiadi che sperano di raggiungere questo traguardo e accanto a loro vi sono gli atleti più esperti che hanno già vissuto questa esperienza ma che vogliono nuovamente esserci ed essere competitivi. Anche la preparazione psicologica è ormai parte integrante dei programmi di molti atleti e squadre. Questi programmi non sono diffusi solo in Europa, nel Nord-America e in Australia ma anche in molti paesi dell’Asia. Tanto è vero che è stato da poco pubblicato un libro intitolato “Secrets of Asian Sport Psychology” che contiene 22 esperienze condotte in altrettante nazioni di questo continente. Qui sotto riporto le principali abilità psicologiche degli atleti vincitori di medaglia olimpica:

  • Elevata motivazione e impegno
  • Tenacia
  • Livello elevato di fiducia nei momenti di pressione agonistica
  • Identificazione degli obiettivi
  • Autoregolazione delle emozioni nei momenti decisivi
  • Avere routine ben organizzate durante la competizione
  • Sapere fronteggiare le distrazioni e gli eventi inattesi
  • Elevata concentrazione
  • Visualizzazione
In Italia questo approccio non è invece ancora diffuso come dovrebbe e molti atleti non raggiungono il livello a cui aspirano per capacità tecniche e fisiche proprio perché non investono risorse nella preparazione psicologica o mental coaching o perché si affidano a professionisti poco qualificati o con nessuna esperienza a livello di competizioni internazionali.
Inoltre non vi è un’organizzazione riconosciuta a cui porre domande su questo tema e richiedere un contatto con un consulente per avere informazioni su cosa consiste un programma di mental coaching.
Il mio studio, Cei Consulting, vuole invece offrire gratuitamente questo servizio a atleti, allenatori e dirigenti sportivi che vogliamo conoscere meglio questo aspetto dell’allenamento sportivo e della competizione.
Per intraprendere un percorso di allenamento mentale bisogna sapere a cosa si va incontro. In particolare atleta e allenatore troveranno specifiche risposte in relazione a:
  • Tempi di attuazione del programma
  • Abilità che verranno sviluppate e ottimizzate
  • Utilità per l’atleta e l’allenatore
  • Modalità dell’allenamento e sua periodizzazione
  • Frequenza della partecipazione del mental coach agli allenamenti e alle gare
  • Valutazione psicologica delle gare passate
Infine assolutamente nuovo è il sistema proposto in collaborazione con Enhanced Performance System di San Diego relativo a:
  • Analisi e allenamento dello stile attentivo personale (di squadra) comparato con le richieste attentive e di rapidità/precisione dello sport praticato
  • Comparazione fra lo stile attentivo e interpersonale dell’atleta e quello dell’allenatore (punti di forza della relazione e probabili punti di attrito)
  • Identificazione del livello di Killer Instinct dell’atleta, decisivo nei momenti di maggiore pressione agonistica
  • Confronto delle caratteristiche attentive dell’atleta con quelle degli atleti di molte nazioni che detengono un record del mondo.
Chi è interessato a conoscere di più in relazione al mental coaching applicato al suo sport non esiti a contattarci scrivendo a: info@ceiconsulting.it

La storia della sprinter paralimpica Sophia Warner

Paralympic Sprinter Sophia Warner

Leggi sul Guardian la storia della sprinter paralimpica Sophia Warner.

Quotidiani scandalosi

Capisco le leggi del mercato, ma che a due giorni dall’inizio delle paralimpiadi continui il silenzio dei giornali è scandaloso