Gary Speed, ct della Scozia e mito nazionale, sembrava felice ma ieri si è tolto la vita nel garage di casa sua. Bisogna riflettere su come sia possibile coniugare insieme il successo raggiunto attraverso l’autoaffermazione e il desiderio di morte. Successo e benessere mentale non vanno a braccetto e le storie di Maradona, Paul Gascoigne, George Best, Gianluca Pessotto e De Bartolomei fra molte altre sono lì a testimoniarlo. Questa morte è una ulteriore conferma che il male di vivere può colpire chiunque e manifestarsi, almeno per noi spettatori, in maniera improvvisa. In Inghilterra questa vicenda ricorda quella dell’exportavoce di Blair che convive da anni con la depressione e che dice di essersci salvato grazie all’aiuto della famiglia, degli amici e di bravi dottori. Gary Speed aveva amici, moglie e due figli ma evidentemente questo non gli è bastato. Inutile cercare le motivazioni di questa scelta, perchè come diceva Camus “ciò che si chiama ragione di vivere è allo stesso tempo un’eccellente ragione di morire .”
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