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Il talento di Magic Johnson di nuovo al servizio dei Lakers

Magic Johnson lavorerà per la sua ex squadra, i Los Angeles Lakers, e avrà il ruolo di valutare gli atleti e aiutare la squadra a ritornare a vincere come in passato.

Ricordiamo come è diventato Magic:

Quando giocava con i Los Angeles Lakers si distingueva non solo perché era un campione, ma anche per la sua dedizione totale al gioco di squadra: passava e difendeva anziché pensare a fare canestro. Questo atteggiamento in campo si è sviluppato perché quando giocava nella lega giovanile, il suo allenatore gli aveva detto che lui era il più grande, il miglior giocatore della squadra che così vinceva ogni volta. Nonostante queste vittorie gli altri compagni di squadra si sentivano incapaci, errano depressi e nessuno lo ringraziava o si mostrava contento per quello che lui faceva. Decise che quella situazione era insostenibile. Da quel momento il suo comportamento in campo cambiò e mise le sue capacità al servizio della squadra. L’umore della squadra mutò completamente, i compagni furono molto più motivati, incrementarono le loro abilità e continuarono a vincere.

(da A.Cei, 1998)

Da stella a niente

In una imperdibile rassegna The Daily Beast parla di grandissimi atleti che come allenatori e dirigenti hanno invece fallito. Fra essi miti come Michael Jordan e Magic Johnson:  http://www.thedailybeast.com/galleries/2013/06/14/from-great-to-blah-star-athletes-who-failed-as-bosses.html#815027b6-2b8e-4092-9a13-dc2dcb24cde5

Campione senza squadra: Balotelli

Balotelli è un campione senza squadra. Nessuno lo vuole perchè con lui in campo nessuno è tranquillo, sanno che in qualsiasi istante si può fare espellere. Sono inutili le dichiarazioni di questi giorni verso Mancini e Prandelli, servono comportamenti diversi. I fuoriclasse devono giocare al servizio della squadra. Una storia diversa ma simile per la distanza che si era creata con la squadra è quella di Magic Johnson, il campione della pallacanestro. Lui era sempre stato fortissimo sin da giovane, faceva la maggior parte dei canestri della squadra, faceva vincere le partite ma i compagni di squadra si sentivano incapaci e depressi e nessuno lo ringraziava o si mostrava contento per quello che faceva. Decise che quella situazione era per lui insopportabile, il suo comportamento cambiò e mise le sua capacità al servizio della squadra. L’umore della squadra cambiò, i compagni furono molto più motivati, incrementarono le loro abilità e continuarono a vincere. Riuscirà a orientare il suo narcisismo su un percorso vincente e non solo effimero?