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6.000.000 di obesi

Nel nostro paese vi sono 6milioni di obesi che costano al servizio sanitario nazionale 8miliardi di euro. E’ un dato con un costo esistenziale impressionante e un costo economico pari alle manovre finanziarie del governo. Non sono costi una tantum, sono costi che si ripropongono ogni anno. Non sono dati nuovi e non è nuova la passività dei governi italiani di fronte a questo problema, che ha dimensioni che di anno in anno aumentano e a cui nessuno prova a dare risposte significative. Mentre si parla molto del cancro e si trovano soldi per finanziare giustamente la ricerca delle cause e delle terapie per curarla e di come prevenirlo; si parla e si fa poco per l’obesità perchè nella mente di tutti è considerato come un problema che dipende solo dalla volontà delle singole persone ad avere uno stile diverso. In altri termini, non si fa nulla perchè le persone stesse sono causa del loro male. Lo stesso discorso vale per la sedentarietà, pur essendo la quarta causa di morte, è vissuta come un problema del tempo libero, della pigrizia personale a fare quel po’ di movimento quotidiano che permetterebbe di procurare dei benefici al proprio sistema cardiocircolatorio e più in generale migliorerebbe il proprio benessere psicofisico. Quindi giacchè a nessuno interessa che siamo obesi, almeno godiamo ammazzandoci mangiando.

(per saperne di più: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-58047582-7e0a-489c-8647-5c5de075ad73.html)

Martina Grimaldi ha vinto l’oro nella 25km dei mondiali di nuoto

Martina Grimaldi ha conquistato la medaglia d’oro nella 25 km ai mondiali di nuoto in acque libere a Barcellona con un incredibile finale. Ha chiuso in 5h07’19″8. a un decimo dalla seconda, la tedesca Angela Maurer e a 7 decimi dalla terza, la statunitense Eva Fabian.

Commenta così Martina Grimaldi: “Non mi sono scoraggiata dopo un inizio di mondiale in salita. Ci ho messo testa e cuore. Alla fine mi dicevo solo che dovevo resistere e cercare di portare a casa qualcosa … quando ho visto che eravamo in tre ho provato a lanciare il rush finale. Dedico questo oro ai miei genitori ed a chi mi è stato vicino in questi giorni”.

Fabio Fognini è 19 al mondo

Fabio Fognini è entrato da pochi giorni fra i primi 20 giocatori di tennis e pochi punti lo separano ad esempio dall 15° posizione. E’ un risultato importante per il tennis italiano maschile perchè, insieme a Seppi, hanno ottenuto un successo che mancava da 17 anni come si può notare nella classifica qui sotto riportata.

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Per una mobilità nuova

Pedoni + pendolari + ciclisti: a Milano il corteo della Mobilità NuovaL’appuntamento per i partecipanti alla manifestazione nazionale “L’Italia cambia strada”, promossa dalla Rete della #MobilitàNuova, è a Milano per le 14:30 davanti alla Stazione Centrale: lì s’incontreranno ciclisti urbani, pedoni e pendolari per invadere pacificamente (e a impatto zero) le strade del centro cittadino camminando e pedalando fino ad arrivare in Piazza del Duomo. La partenza del corteo è prevista per le 15. L’iniziativa – sostenuta da oltre 150 sigle di associazioni, movimenti e comitati nazionali e locali – nasce dallo slancio di #Salvaiciclisti e della sua campagna di oltre un anno per chiedere “città a misura di bicicletta” più sicure per chi pedala e chi si sposta a piedi in ambito urbano.

I numeri del calcio

La Federcalcio ha presentato ieri il Bilancio Sociale  - 2012 (www.figc.it) che contiene tra l’altro i numeri del calcio italiano:

14.653 Società di calcio

71.689 Squadre

1.151.437 Calciatori tesserati

670.589 Calciatori Settore Giovanile e Scolastico

62.286 Allenatori

2907 Medici

34728 Arbitri

132.163 Dirigenti

591.496 Partite giocate

L’Italia del pallone è tornata!

Dopo la disfatta del Sud Africa, presi a pallonate da Slovacchia e Nuova Zelanda, e gli scandali dell’ultima stagione, la nazionale italiana di calcio è ritornata a essere amata dagli italiani. Questa mi sembra la notizia più positiva e importante e il merito di Prandelli e compagni è di avere saputo riprendersi in poco tempo questa funzione. Abbiamo sognato di vincere l’europeo e si sa quanto necessario sia sognare per realizzare i propri obiettivi e questo non è facile in un paese cinico, ancora depresso/arrabbiato e con troppi furbi che non rispettano le regole. Vincere o perdere non cambia la situazione economica, però fa piacere vedere una squadra che si sfianca e giunge stremata e non accampa scuse per avere perso con dignità contro la migliore. Abbiamo bisogno di questi esempi, sono fili che ci uniscono.

Giochiamo come sappiamo

Più che con il cuore, il coraggio, il talento, le idee e chi più ne ha più ne metta, direi giochiamo come sappiamo che è il massimo. Anzi che giochino come sanno, giacché io sarò in poltrona.

Italia vince e convince

L’Italia vince e convince e questa accoppiata è il risultato migliore che ci si poteva aspettare. Prandelli non è solo il ct della squadra ma ha dimostrato di esserne l’allenatore, impostando un gruppo nuovo per mentalità e gioco. Ci ha messo del tempo, un mese, ma in questi casi non ci sono scorciatoie. Dimostra anche che i calciatori hanno avuto un approccio mentale flessibile, disponibile a seguirlo e fiducioso anche quando reti e gioco non venivano come avrebbero dovuto. La squadra è stata determinata per lungo tempo ma non per tutta partita. Ha fatto bene Buffon a arrabbiarsi, perché non si scherza con il fuoco e la partita finisce solo quando lo dice l’arbitro e non quando lo decidono i giocatori. I tedeschi sono anche molto forti e hanno perso per merito nostro ma anche per non avere capito che l’Italia voleva vincere e aveva un sistema per farlo. L’Italia infatti si esalta quando gioca partite decisive e viene data per sfavorita, se non lo capisci probabilmente perdi, perché è molto difficile per i nostri avversari cambiare approccio mentale durante la partita. Sono rimasti sorpresi e si sono impauriti e così è venuto l’uno-due da loro proprio inaspettato.

Per vincere gli europei di calcio serve il killer instinct

Per vincere gli europei di calcio serve il killer istinct, perché non bisogna perdere le partite che si dominano, come potrebbe fare la Spagna o lasciare troppo spazio perché poi con il contropiede si farà goal come potrebbe fare l’Italia.
Cos’è il killer istinct:

  •  E’ la volontà di fare ciò che è ragionevolmente necessario per vincere o per raggiungere il proprio obiettivo.
  •  E’ la consapevolezza di quando bisogna spingere per chiudere la partita e lo si fa.
  • E’ la consapevolezza che quando si conduce non bisogna lasciarsi sfuggire l’occasione di continuare a farlo.
  • E’ la consapevolezza che quando l’avversario è sotto, bisogna continuare a tenerlo sotto.
  • E’ la volontà di volere riemergere con successo da una fase di gioco negativa.

Come svilupparlo:

  • Mai pensare che sarà facile vincere. Nessuno può garantire alla squadra il risultato finale e tanto meno noi stessi.
  • Mai rilassarsi quando si sta conducendo una partita, se la tensione cala bisogna continuare a darsi degli obiettivi di gioco, per mantenere elevata la concentrazione.
  • Quando si sta vincendo si può ridurre la tensione agonistica e questo è pericoloso. Bisogna servirsi d’immagini mentali che mantengano costante il livello di attivazione.
  • L’eccesso di fiducia della squadra può diventare una trappola che avvolge e favorisce l’emergere di distrazioni. Bisogna agire mentalmente per restare concentrati istante su istante, perché i conti si fanno solo al termine della partita e non un minuto prima.
  • Mai pensare al risultato finale, la squadra deve essere centrata solo sul presente e sul giocare al meglio.
  • Mantenere sempre elevata la pressione sull’avversario è una delle chiavi del successo. Lo scopo è di trasmettere alla squadra avversaria l’idea che qualsiasi cosa possa fare resterà sempre sotto.
  • Mai affrettare l’azione ma giocare sempre con gli stessi tempi che si sono dimostrati efficaci sino a quel momento.