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Registro-ISSP per psicologi dello sport

ISSP is pleased to announce that applications to the ISSP-Registry (ISSP-R) and ISSP-Registry of Approved Supervisors (ISSP-S) will be re-opening. Applications will open on Friday, January 21, 2022. Please refer to the ISSP-R section of the website for full details.

International Society of Sport Psychology

Si è svolta la prima riunione del nuovo direttivo dell’International Society of Sport Psychology. Ogni partecipante ha presentato se stesso e sono stati definiti alcuni punti da realizzare in questo prossimo quadriennio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nuovo consiglio direttivo ISSP

Message of Franco Noce, new ISSP General Secretary

Very happy to have been elected Secretary General of the ISSP and to be the first South American to hold a position on the Executive Board. It will be a great responsibility to continue the exceptional work carried out by my predecessor (Dr Artur Poczwardowski) and I will act with excellence to live up to the trust placed in me.
For the retired management colleagues of 2017-2021, it was a great honor to work with each of you.
For new ones, welcome. It will be great to share the challenges and opportunities for the next 4 years together for the development of sport psychology around the world.

New MC Members at large (2021-2025): Alberto Cei (Italy), Kazutoshi Kudo (Japan), Richard Keegan (Australia), Zhijian Huang (China), Alessandro Quartioli (USA), Rebecca Wong (Malaysia), Tshepang Tshube (Botswana).
Chris Harwood Tatiana Ryba Nikos Comoutos former Zourbanos Kristoffer Henriksen Alberto Cei Alessandro Quartiroli Richard Keegan Rebecca WongTshepang Tshube PhD Kazutoshi Kudo

Retired MC members (2017-2021): Gangyan Si (Past President – China); Thomas Schack (Vice President – German); Artur Poczwardowski (Secretary General); Hiroshi Sekiya (Japan); and the members at large Athanasius Amasiatu (Nigeria), Daniel Gucciardi (Australia), Jolly Roy (India), Lauren Loberg (USA). Gangyan Si Thomas Schack Artur Poczwardowski Hiroshi Sekiya PROF. ATHAN AMASIATU Daniel Gucciardi Lauren Loberg, PhD Jolly Roy

 

Certificazione di psicologo dello sport

La certificazione delle proprio ruolo di psicologo dello sport è un aspetto importante da acquisire per un professionista.

L’International Society of Sport Psychology propone un processo di certificazione,’ISSP-Registry (ISSP-R), che mira a rispondere all’alta mobilità internazionale sia dei clienti che dei consulenti sportivi e ad aumentare la visibilità e la credibilità della professione a livello internazionale. Inoltre, mira ad aumentare gli standard professionali del campo con particolare attenzione a sostenere quei paesi in cui la psicologia dello sport applicata è in una fase di sviluppo.

Visita il sito web per leggere il percorso del praticante emergente per ISSP-R. Questo percorso è per i professionisti all’inizio della carriera che cercano di dimostrare la loro competenza educativa e pratica nel campo. Oltre ai requisiti minimi accademici (cioè, BSc/BA, MSc) e di esperienza supervisionata, ai candidati sarà richiesto di impegnarsi e superare con successo tre brevi moduli specifici dell’ISSP incentrati sulla competenza culturale, l’etica e la salute mentale.

ISSP e la Società di Psicologia dello Sport e dell’Esercizio di Taiwan (SSEPT) ospiteranno i tre moduli ISSP-R per i partecipanti di psicologia dello sport interessati a prenderli. Abbiamo invitato tre relatori principali per il programma dei moduli ISSP-R, tra cui Robert Schinke (attuale presidente dell’ISSP e professore alla Laurentian University), Gangyan Si (ex presidente dell’ISSP e psicologo dello sport all’Hong Kong Sports Institute) e Chris Harwood (attuale presidente di accreditamento dell’ISSP e professore alla Loughborough University).

ISSP 15° Congresso Mondiale

Mark on your calendar the deadline to submit your abstracts before you miss it:

May 03, 2021!

Give yourself the best chance of being selected — get a jump-start by reviewing the submission guidelines.

Auguri di Buon Anno alla Psicologia dello Sport

La psicologia dello sport ha fatto molta strada da quando agli inizi degli anni ’60, nel periodo 1959-1963  venivano pubblicati 300 articoli. Continuiamo a pensare che sia una disciplina giovane ma sarebbe meglio iniziare a pensare che al contrario è una parte della psicologia ormai bene affermata e al suo interno molto differenziata.

Basti pensare che accanto alla classica distinzione fra psicologia dello sport e psicologia dell’esercizio, si sono affermate diverse altre aree come era già stato evidenziato da Robert Singer nella relazione introduttiva al Congresso Mondiale dell’ISSP a Lisbona nel 1993.

D’altra parte sono almeno 10 le riviste di psicologia dello sport e ogni anno vengono pubblicati in tutto il mondo decine di libri di psicologia dello sport.

La psicologia dello sport gode di buona salute e offre ormai le stesse opportunità che si possono trovare nelle altre aree della psicologia. Inoltre, è molto considerata da atleti e allenatori che ne comprendono la funzione.

Quindi mia cara Psicologia dello Sport ti auguro un prosperoso 2021!

 

 

 

15th Congresso Mondiale di Psicologia dello Sport

E’ da oggi possibile inviare gli abstract per il 15th Congresso Mondiale di Psicologia dello Sport, organizzato da International Society of Sport Psychology (ISSP) a Taipei, Settembre 30 – Octobre 04, 2021.

Sito web:  https://issp2021.com/Page/Submission%20Guideline

Per informazioni scrivere a email: issp2021.reg@elitepco.com.tw

1970 è l’anno di fondazione della prima rivista di psicologia dello sport

Quest’anno è il 51° anno dalla fondazione dell’International Journal of Sport Psychology (IJSP) nel 1970. Pubblicheremo due numeri speciali, il primo ha uno sguardo alla storia della psicologia dello sport e il secondo sulle future prospettive. Guest editors sono: Sidonio Serpa, Fabio Lucidi e Alberto Cei.

Il Journal è stata la prima rivista scientifica dedicata specificatamente alla  psicologia dello sport ed è stato creato quasi 10 anni prima della rivista americana, Journal of Sport Psychology, che è stata pubblicata per la prima volta solo nel 1979. Antonelli nel primo numero del 1970 scrisse:

“Il Consiglio Direttivo ha nominato un comitato di redazione (guidato da Olsen), e anch’io ho firmato un contratto con un editore norvegese … e ho ricevuto un buon numero di richieste di abbonamenti. A causa dei problemi che il dottor Olsen riferisce, mi sono trovato costretto ad assumere la carica di direttore e a trovare un altro editore, a tutti i costi e senza indugio, per avviare la rivista. Una rivista che informasse tutti i soci … era diventata una necessità, un dovere” (Antonelli, 1970, p.3-4).

Antonelli ha trovato la persona che avrebbe accettato questa sfida nel suo amico, l’editore Luigi Pozzi. Pozzi stesso mi ha detto che quando Antonelli ha proposto questa impresa, sono state necessarie poche parole per convincerlo ad accettare. Non si può che non essere d’accordo con Salmela (1999), quando afferma che questa è stata davvero una sfida eroica, ottenuta solo grazie alla determinazione solitaria di Antonelli, senza copertura finanziaria.

“Per 10 dollari l’anno sono in grado di offrire solo due piccoli numeri, senza pretese, e quindi c’è un’altra questione che devo rivelare. Quando l’iscrizione all’International Society of Sport Psychology (ISSP) era gratuita, ho ricevuto 1.500 richieste. Quando ho chiesto 10 dollari, non per l’ISSP, che non sostiene spese e quindi non richiede denaro, ma per l’abbonamento, solo il 10% ha pagato questo costo. Ho trovato un editore molto comprensivo, che ha accettato di rinunciare a tutto il suo profitto, e per questo  pubblicamente lo ringrazio dal profondo del mio cuore; ma le spese di stampa e spedizione sono enormi. Con quello che ho ricevuto fino ad oggi, sarò in grado di stampare e inviare il primo numero . E lo manderò a tutti i 1500 membri. Se necessario, poi vado avanti a mie spese … questa non è una dimostrazione di eroismo pazzo … Sono sicuro che quando riceveranno questo primo numero, molti soci pagheranno la quota di iscrizione per il secondo numero del 1970“ (Antonelli, 1970 p.4-5).

Ricordi indimenticabili affiorano lavorando per il 50° anniversario del Journal

Ieri ho scritto a Glyn Roberts in relazione allo special issue dell’International Journal of Psychology che pubblicheremo quest’anno per festeggiare i 50 anni di questa rivista, nata nel 1970. Questi diversi eventi mi hanno riportato alla memoria quando ho incontrato per la prima volta Glyn e gli altri membri del managing council dell’International Society of Sport. E’ stato a Varna, Bulgaria, nel 1987, avevo 32 anni e in quel momento per me fu abbastanza incredibile partecipare a un meeting del managing council, al posto di Ferruccio Antonelli che non aveva voluto partecipare, per parlare del futuro della rivista e soprattutto per ottenere che qualcuno di loro, Robert Singer, John Salmela, Lars Unestahl, Miroslav Vanek o Glyn Roberts assumesse la responsabilità scientifica del Journal.  Furono molto friendly con me, come lo sanno essere i Nord-Americani, forse anche per la ragione che si aspettavano un persona anziana e formale, un po’ nello stile di Antonelli. E quindi rimasero sorpresi quando mi conobbero. C’era molto tempo libero, passato a giocare a tennis, correre e fare passeggiate. Avevo letto il libro di John Silva III e Robert Weinberg intitolato “Psychological Foundations of Sport” e, quindi, conoscevo i capitoli di John Salmela e Glyn Roberts a cui non smettevo di fare domande sulla motivazione piuttosto che sulle origini della psicologia dello sport e il suo ruolo in Nord America.

Certamente molto gentili ma nessuno voleva prendersi la responsabilità della rivista. Conoscevano Antonelli e sapevano che sarebbe stato difficile collaborare con lui, data la sua storia nell’ISSP e anche perché era sua abitudine pubblicare tutti gli articoli che venivano inviati al Journal, senza applicare alcuna forma di revisione. Dissi che ero a conoscenza di questa modalità di gestione della rivista ma che da solo non avrei mai potuto modificare questo tipo di approccio e che, oltretutto non avevo la competenza per gestire una rivista scientifica.

Alla fine della discussione, John Salmela alzò la mano, dicendo in sostanza: “Ok, sono disposto ad aiutare il Journal, perché in ogni caso rappresenta l’International Society of Sport Psychology”. Le sue condizioni erano che lui ed io fossimo i nuovi co-editor, che Antonelli si ritirasse e su questa base avremmo costruito il sistema per migliorare la qualità scientifica del Journal. Le cose non andarono esattamente in questo modo, poiché Antonelli restò ancora per qualche tempo nel ruolo di editor-in-chief, non svolgeva nessuna funzione ma voleva mantenere agli occhi del mondo esterno il ruolo di leader. Comunque il sistema che mettemmo insieme funzionò e, in quegli anni, il Journal accrebbe in qualità scientifica. Con John abbiamo lavorato molto, passando anche del parecchio tempo insieme in Canada prima a Montreal e poi a Ottawa e in Italia, a Roma. Siamo diventati amici e ci siamo visti ogni anno per più di venti anni. Un altro incontro con il managing council fu a Ottawa nel 1992 (come nella foto qui sotto).

Da sinistra, Pierre Trudel, Alberto Cei, poi Jurgen Nitsch, Gerd Konzag,  John Salmela, Robert Singer, Denis Glencross, Gershon Tenenbaum, Marit Sorensen, Glyn Roberts, Atsushi Fujita, Semen Slobunov, Sidonio Serpa, Richard Magill, Carlos Moraes e Terry Orlick.

 

 

 

 

Anniversario fondazione organizzazione mondiale di psicologia dello sport

I bei ricordi aiutano!! Grazie a @NoceFranco, guarda il video.