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Federica Pellegrini è un bel Caso

Le prestazioni agonistiche di Federica Pellegrini rappresentano un caso interessante da studiare. La storia è presto detta: una fuoriclasse fornisce ai campionati continentali una prestazione molto insufficiente a quello che ci si aspettava e si adducono valutazioni che si basano sulla sua stanchezza e comunque su una componente fisiologica. Per cui, d’accordo, si sottoporrà agli esami necessari per verificare e attestare l’integrità della sua salute fisica. La mia domanda esula dalla persona Pellegrini, potremmo parlare di qualsiasi altro/a fuoriclasse del nuoto. Mi chiedo come sia possibile con i mezzi odierni di valutazione del livello di forma di un atleta non riconoscere in precedenza gli antecedenti della fatica, così da evitare all’atleta di vivere una situazione di certo non piacevole e tantomeno utile. Se poi si scoprisse che la componente fisiologica è a posto, allora emergerebbe la rilevanza dell’aspetto mentale. Se la fatica fosse quindi mentale perchè non dare più spazio all’allenamento mentale? Sono quesiti che ovviamente non troveranno nessuno interessato a rispondere, ma sono convinto che siano essenziali nella gestione di una fuoriclasse.

Breve storia di come si diventa un fuoriclasse

William Rooney è uno dei fuoriclasse del calcio (180 goal in 364 partite) e la sua storia può rappresentare un esempio di quanti siano i modi per diventare e essere un campione. Primo di tre figli, non ha terminato gli studi e giocava dal mattino alla sera a pallone in strada, tirando sopra le auto per colpire i segnali stradali. Sino da bambino si è messo in luce segnando con la sua squadra a 9 anni 90 goal. Nel calcio inglese è regola prima dell’inizio di un derby che un bambino si faccia ritrarre sul campo con il capitano e che poi ricevuta la palla dal portiere gliela ripassi. A 10 anni Rooney invece ricevuto il pallone lo calciò in modo da farlo passare sopra la testa del portiere e finire in rete. E’ lui stesso a dire che il portiere lo insultò ma lui si era allenato tutta la settimana per effettuare quel tiro. Sostiene inoltre che un giocatore della premiere league deve essere un po’ audace o arrogante altrimenti non potrà mai giocare bene sul campo. Altro aspetto interessante di Rooney risiede nell’uso della visualizzazione del gioco. La sera prima della partita, e dopo aver chiesto al magazziniere il colore della divisa con cui giocherà, ripete le varie situazioni di gioco mentre è nel suo letto.

Che commozione oggi

Che commozione oggi, non è retorica emozionarsi perché tanti campioni del calcio smettono e lasciano un vuoto che tutti (tranne il presidente della Juventus) sentono da Galliani ai tifosi e ai compagni. La storia delle bandiere è ancora una delle cose migliori che ci fa amare il  nonostante tutti gli scandali. Lasciano un vuoto incolmabile, perché non riguarda la prestazione di un anno, ma quella di una intera vita sportiva  vissuta con la stessa maglia. E’ la fedeltà in un’epoca in cui tutto si consuma troppo presto. E’ la sincerità delle parole Del Piero e Gattuso che lasciano il segno. E’ la professionalità che si esprime con la correttezza in campo e fuori.

vedi e ascolta:  http://www.youtube.com/watch?v=M4Mq2T04u-k&feature=related