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Griff Pugh: L’uomo che ha realmente conquistato l’Everest

Di Steve Myall

La figlia del fisiologo che aiutò Sir Edmund Hillary e lo nepalese Sherpa Tenzing Norgay  a conquistare l’Everest rivela la straordiaria storia della sopravvivenza.

British Expedition: Physiologist Griff Pugh (circled) with the team in May 1953.

British Expedition: Physiologist Griff Pugh (circled) with the team in May 1953. (The Granger Collection / TopFoto)

E’ sembrato un sogno impossibile … squadra dopo squadra di coraggiosi avventurieri avevano cercato e fallito di conquistare l’Everest.

Ma 60 anni fa, nel momento dell’incoronazione, sono arrivte le notizie che hanno entusiasmato il Regno Unito – Sir Edmund Hillary e  lo sherpa nepalese Tenzing Norgay avevan finalmente raggiunto il picco nevoso della più alta montagna del mondo. Un incredibile successo raggiunto da uomini assolutamente coraggiosi. Ma perchè hanno avuto successo mentre laddove così tanti avevano fallito?

Una ragione è rimasta sinosra nascosta. Il successo di Sir Edmund e della sua squadra, in realtà, fu dovuto al lavoro di un uomo che non ha mai raggiunto  la cima..

Era Griff Pugh, il fisiologo della spedizione. the physiologist on the trip. Sua figlia, Harriet ­Tuckey  ha speso otto anni nello studio della spedizione e del ruolo di suo padre. Qui ci spiega come questo grande successo sia stato possibile.

Leggi l’articolo su http://www.mirror.co.uk/news/uk-news/secrets-behind-conquering-everest-60-1911119

 

 

 

Mount Everest
Mount Everest: Peak is 8,848m above sea level. (BBC)

 

 

 

 

 

Edmund Hillary and Tenzing Norgay

 Tough Climb: Edmund Hillary and Tenzing Norgay below the South Summit on Everest. (Alfred Gregory)

 

 

 Tenzing Norgay and Edmund Hillary

Good Job: Tenzing and Hillary drink a celebratory cup of tea. (George Band)

 Tenzing Norgay

Everest Conquered: Tenzing Norgay reaches the summit at on May 29, 1953. (E. Hillary)

Impegno e dedizione

Ieri ho dato i numeri per il successo. Partendo da quelli voglio mettere in evidenza che sono 817 gli atleti USA che hanno fatto parte della squadra olimpica che hanno identificato questa dimensione come quella decisiva per il loro successo. Ed è giusto che questa scoperta l’abbia commissionata il comitato olimpico della nazione da battere nello sport. Perchè? Perchè i forti sviluppano attività efficaci come quella d’intervistare i loro campioni e di domandargli quali sono i fattori alla base del loro successo. In Italia questo non è mai stato fatto perchè le ricerche sul talento prevedono solo la ricerca di dati antropometrici o fisiologici, siamo dominati da queste figure professionali. Peccato perchè resteremo indietro.