“E’ rigore quando arbitro fischia” diceva Boskov e con umorismo chiudeva sul nascere la polemica che spesso sorge in relazione alle decisioni arbitrali (it.wikipedia.org/wiki/Vujadin_Boškov). Alla Juvenus è stato negato un rigore al 93° nella partita contro il Genoa ma la reazione di Conte e di alcuni giocatori contro l’arbitro è da condannare. Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, ha detto che non ci si può comportare da Lord di fronte a errori così evidenti e che danneggiano la squadra. Vorrei sapere quand’è allora che ci si deve comportare da Lord, qual è la scala di comportamenti per cui a un certo punto il Lord esce di scena e entra il bullo. Si ha questo comportamento quando si vuole intimidire il giudice di gara e lanciare nel contempo un’avvertimento al settore arbitrale. Ma il comportamento di Conte è stato analogo a un fallo di reazione di un giocatore e va ugualmente sanzionato. La Juventus ha naturalmente il diritto di esprimere le sue ragioni in relazione ai fatti avvenuti durante la partita, chiedere spiegazioni e più chiarezza in relazione a regole che appaiono ambigue. Questo non vuole dire accettare passivamente quanto accade ma agire nel rispetto delle regole. Altrimenti sembra ferma alla cultura dominante nel calcio italiano secondo cui “prima mena e ragiona solo se sei costretto”.
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