Il ruolo dell’empatia da parte dell’allenatore è centrale in una relazione efficace e costruttiva con gli atleti. Tuttavia, è importante chiarire che essere empatici non significa assecondare o compiacere, ma piuttosto comprendere profondamente il punto di vista dell’atleta, i suoi stati d’animo, le sue difficoltà, le sue motivazioni e anche le sue resistenze. L’empatia è la capacità di “mettersi nei panni dell’altro”, ma mantenendo la propria posizione di guida.
Cosa comporta l’empatia per l’allenatore:
- Ascolto attivo: L’allenatore empatico sa ascoltare senza giudizio. Capisce perché un atleta rifiuta un esercizio o si mostra demotivato, andando oltre la semplice apparenza.
- Riconoscere i bisogni e le emozioni: Senza cedere a lamentele o scuse, l’allenatore empatico sa riconoscere quando dietro un rifiuto c’è stanchezza mentale, mancanza di fiducia, insicurezza o paura di fallire.
- Personalizzazione dell’insegnamento: Saper leggere l’atleta consente di adattare il modo in cui si propone un esercizio, si corregge un errore o si stimola la motivazione. L’obiettivo è far percepire all’atleta che l’allenamento, anche se difficile o sgradito, è funzionale al raggiungimento dei suoi stessi obiettivi.
- Sostenere senza deresponsabilizzare: Un allenatore empatico non deresponsabilizza l’atleta, ma lo accompagna a capire l’utilità anche di ciò che non gli piace. L’empatia permette di creare un ponte tra la fatica presente e il risultato desiderato, facendo leva sugli obiettivi personali dell’atleta.
- Costruzione della fiducia: Un atleta che si sente compreso è più disposto a fidarsi dell’allenatore, anche quando le richieste sono difficili. La fiducia nasce proprio da quel “ti capisco, ma so cosa ti serve”.
L’empatia nell’allenatore è una competenza relazionale chiave che permette di motivare senza manipolare, guidare senza imporre, correggere senza demoralizzare. Non si tratta di evitare i conflitti o di rendere tutto piacevole, ma di rendere significativo anche ciò che non è immediatamente gratificante, mostrando agli atleti il legame tra ciò che fanno oggi e ciò che vogliono diventare domani.