Archivio per il tag 'el shaarawy'

Stephan El Shaarawy con i bambini di “Calcio Insieme”

 

 

 

La crisi di El Shaarawy

Continua la crisi di Stephan El Shaarawy che dopo una prima parte di stagione ottima, ha invece disputato un girone di ritorno sottotono e questa crisi sembra continuare anche in nazionale. Sono crisi abbastanza frequenti nei giovani atleti e futuri campioni, poichè non è per niente facile mantenere livelli di prestazioni elevati quando tutti si aspettano che sia così.

Molti atleti  provano questi stati d’animo e dovrebbero seguire un programma di preparazione psicologica per  allenarsi mentalmente a gestirli con efficacia. Mi auguro che Prandelli non sia uno di quegli allenatori che dice “non ti preoccupare, appena fai goal passa tutto”.

Le principali modalità di allenamento sono le seguenti:

  1. Rilassamento associato alla ripetizione mentale della propria prestazione – si tratta di sapersi rilassare scaricando le tensioni inutili e caricandosi con quelle che la favoriscono.
  2. Identificazione della condizione emotiva ottimale  –  Consente al giocatore di allenarsi a mettersi in quella condizione psicologica per lui ottimale, poiché è quella che ha sperimentato in passato in occasione delle sue prestazioni migliori.
  3. Simulazione della partita – Replicare le condizioni di gara in allenamento consente di migliorare le performance e di prepararsi ad affrontare le situazioni non previste che potrebbero accadere. Consiste, ad esempio, nel produrre in allenamento stimoli che possano distrarre l’atleta dalla esecuzione della sua prestazione.
  4. Accettazione dello stress agonistico – E’ essenziale accettare che il rivolgimento emotivo che si avverte prima delle partite è una reazione individuale necessaria, poiché mette in risalto il valore che si attribuisce a quell’evento sportivo. Infatti, senza la percezione di stress le gare sarebbero solo altri allenamenti. Invece, vengono svolte per provare a se stessi il proprio valore competitivo attraverso il confronto con gli altri.

Campioni di mentalità

Nel calcio è diventato un luogo comune affermare che abbiamo pochi campioni e che per questa ragione le nostre squadre hanno difficoltà a imporsi a livello internazionale. Gli allenatori dicono che abbiamo pochi talenti calcistici e che è questo il problema. Di solito  la definizione di talento si basa sulle abilità tecniche dei calciatori e sulla loro prestanza fisica, mentre si presta meno attenzione alle loro abilità psicologiche. Ciò determina che abbiamo probabilmente un solo giovane fuoriclasse, El Shaarawy e molti altri che sono sicuramente bravi ma che non emergono per continuità di gioco e capacità di fare la differenza in una squadra. A mio avviso si dovrebbe tenere maggiormente in considerazione lo sviluppo mentale dei calciatori e la loro abilità ad adattarsi ai differenti moduli di gioco delle squadre del nostro campionato. Se non si fa questo il rischio è di avere giocatori bravi ma che mostrano difficoltà di adattamento nel passaggio da una squadra all’altra o nel giocare contro avversari che hanno differenti moduli di gioco. Inoltre le elevate aspettative di questi giocatori e delle loro società possono rappresentare un ulteriore ostacolo al loro successo. Inutile ripetere che programmi di allenamento mentale potrebbero essere utili a loro per svolgere questa professione con successo.