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L’etica nello sport

Oggi conferenza agli arbitri e giudici internazionali di pugilato durante un Corso di aggiornamento organizzato dalla Federazione Internazionale di Boxe. Il tema è poco trattato ma di grande interesse e ha riguardato l’etica nello sport.

E’ un ambito di cui troppo poco se ne parla e spesso solo limitato al doping. Al contrario, invece, ognuno di noi è continuamente immerso in scelte etiche nella sua vita quotidiana. Nessuno può prescindere dal valutare se ciò che sta facendo è giusto o sbagliato, è etico oppure no. A quale morale rispondono le nostre azioni siamo per Dio, Patria e Nazione o per Libertà, uguaglianza e fraternità, siamo per diffondere la cultura del lavoro o per il familismo amorale.

L’attività arbitrale è un’attività complessa che richiede individui con un efficace ed efficiente sviluppo psicologico che gli consenta di prendere decisioni il più possibile oggettivo, accettando di potere commettere anche degli errori. Devono imparare a gestire lo stress collegato alle situazioni sportive che incontrano e che devono valutare con attenzione, profondità di giudizio ma anche con rapidità ed efficienza.

Ho parlato di come ogni essere umano abbia sviluppato nella sua vita dei pregiudizi e di come l’arbitro dovrebbe spogliarsene in modo competente e attraverso anche una preparazione psicologica specifica.

Quanto è difficile diventare un atleta junior di livello internazionale?

Quanto è difficile diventare un atleta junior di livello internazionale?

Negli sport di opposizione in cui si combatte direttamente contro un altro avversario è molto difficile, perchè aldilà delle abilità sportive e di quelle fisiche, l’elemento mentale è quello che determina il successo.

Con questo non intendo dire che vi sia una prevalenza mentale sulle altre due componenti ma che senza la guida mentale e con un grado di agonismo ridotto non sarà possibile per l’atleta esprimere le sue capacità sportive e motorie.

Negli sport di opposizione velocità e precisione sono due aspetti inscindibili della prestazione. E’ evidente che chi si allena per coniugate insieme queste due caratteristiche corre maggiori rischi di sbagliare ma un’altra opzione non è possibile. Se si rallenta troppo si diventa prevedibili e la mancanza di precisione comporta il tirare i colpi in modo casuale.

Allenarsi su questi due aspetti, comporta anche lavorare mentalmente nel mantenere un livello elevato di fiducia anche se all’inizio si commetteranno più errori. Il mantenere elevata la fiducia permetterà però di insistere in questo tipo di allenamento e, di recuperare in fretta dagli errori e di competere con maggiore convinzione.

 

 

Quando Muhammad Ali mandò al tappeto il razzismo

In quello che sarebbe stato il giorno del suo 78esimo compleanno riviviamo un ricordo del leggendario pugile statunitense tramite uno degli episodi più significativi della sua vita.

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La rapidità di Muhammad Alì

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Quando parliamo di rapidità, ripassiamo questa lezione di Mohammed Alì!

La prima pugile afghana alle olimpiadi

Il suo primo pugno l’ha sferrato a 11 anni: Sadaf Rahimi si trovava nel suo villaggio, quando insieme al cugino di 18 anni, mise in piedi una sorta di sfida, uno scontro dal quale capì cosa avrebbe voluto fare in futuro: “La prima volta che ho colpito qualcuno fu nel mio villaggio. Era mio cugino di 18 anni. Abbiamo inscenato uno scontro e lui mi disse che sarei diventata una brava pugile“. Affermarsi in uno sport come il pugilato non è semplice, soprattutto per una ragazza che, oltretutto, vive in un Paese dove le donne non hanno gli stessi diritti e le stesse possibilità di realizzazione degli uomini.
Non ci sono abbastanza fondi per le Olimpiadi: a denunciare la situazione, proprio la pugile afghana, la quale sottolinea le difficoltà non solo culturali ma anche economiche che ci sono nel suo Paese nella gestione delle pratiche sportive e il relativo accesso delle donne alle competizioni: “Mi alleno un’ora al giorno, ma non è sufficiente per prepararmi per Londra. Gli altri team si allenano tre volte al giorno e l’attrezzatura sportiva è inadeguata. Mi sono dovuta comprare perfino i guantoni. Avremmo bisogno di uno sponsor che può assistere le atlete femminili“. (da http://www.fanpage.it/sadaf-rahimi-la-prima-donna-pugile-olimpionica-dell-afghanistan-video)

Boxe in gonna?

La boxe femminile farà la sua prima apparizione alle olimpiadi ai giochi di Londra. Ora la federazione mondiale di boxe vorrebbe obbligarle a indossare sul ring una gonna, questo allo scopo di “rendere il loro look sul ring più elegante e distinguerle ” dai maschi. Questa richiesta è stata interpretata, come ovvio, in termini di riduzione della donna pugile ha oggetto sessuale, riducendo la valenza del loro valore come atlete. E’ stata lanciata una petizione perchè questa regola non venga definitivamente approvata. Si può aderire andando su: http://www.change.org/petitions/tell-aiba-play-fair-dont-ask-female-boxers-to-wear-skirts

Il Mito della boxe compie 70 anni

Muhammad Ali compie 70 anni e mi piace ricordarlo con alcune sue frasi:
“Che cosa è la boxe? Facile, tanti uomini bianchi che urlano mentre guardano due uomini neri che si battono tra loro”
“E perchè dovrei andare a combattere i vietcong, non mi hanno fatto niente. Loro non mi hanno mai chiamato negro”
“Amo la boxe, mi ha dato molto, ma a volte mi ha anche fatto pensare a quanto gli esseri umani possono essere spietati l’uno contro l’altro”
“La mia strategia era cercare di comportarmi  il più scientificamente possibile nei miei combattimenti”
“Non volevo farmi male davvero e non volevo che nessun altro se ne facesse”
“Volevo danzare, tenermi lontano dai colpi dell’avversario e volevo usare il cervello tanto quanto i pugni”
“I campioni … devono avere l’abilità e la volontà. Ma la volontà deve essere più forte dell’abilità.”                                    

“Cercavo di entrare nella testa del mio avversario e smontarlo psicologicamente. E’ stato cosi, in fondo, che vinsi contro Sonny  Liston e riconquistai il titolo combattendo con George Foreman”        

Vedi il video di When We Were Kings: http://www.youtube.com/watch?v=vgBDOWD9j5U