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Psicologia dello sport: conoscere il passato, impostare il futuro

Sta per iniziare il Master di Psicologia dello Sport a Roma. Il primo tema che verrà affrontato riguarda lo sviluppo della psicologia dello sport a partire dalla fondazione dell’International Society of Sport Psychology (ISSP) nel 1965. E’ la storia dei cosiddetti fondatori di questa disciplina nel mondo contemporaneo. Parleremo quindi di Ferruccio Antonelli ma anche di tanti altri studiosi di quei primi anni. E’ un aspetto importante quello che riguarda la conoscenza delle origini della professione nella quale si lavora e che è ignorata dalla maggior parte dei professionisti e ricercatori.

Ma non guarderemo solo al passato ma anche al presente e al futuro. Un tema molto attuale che stanno portando avanti l’ISSP e la Fepsac, l’associazione europea, riguarda la formazione continua degli psicologi. Si stanno definendo quali siano i percorsi non solo formativi ma anche di formazione continua nell’ambito della psicologia dello sport che siano riconosciuti a livello internazionale. La partecipazione a questo movimento mondiale di professionisti diventerà sempre più rilevante e permetterà con più facilità l’accreditamento dei professionisti che hanno svolto percorsi formativi diversi nelle varie nazioni ma uguali in termini di ore di formazione, di supervisione e di mantenimento nel tempo dell’aggiornamento richiesto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1970 è l’anno di fondazione della prima rivista di psicologia dello sport

Quest’anno è il 51° anno dalla fondazione dell’International Journal of Sport Psychology (IJSP) nel 1970. Pubblicheremo due numeri speciali, il primo ha uno sguardo alla storia della psicologia dello sport e il secondo sulle future prospettive. Guest editors sono: Sidonio Serpa, Fabio Lucidi e Alberto Cei.

Il Journal è stata la prima rivista scientifica dedicata specificatamente alla  psicologia dello sport ed è stato creato quasi 10 anni prima della rivista americana, Journal of Sport Psychology, che è stata pubblicata per la prima volta solo nel 1979. Antonelli nel primo numero del 1970 scrisse:

“Il Consiglio Direttivo ha nominato un comitato di redazione (guidato da Olsen), e anch’io ho firmato un contratto con un editore norvegese … e ho ricevuto un buon numero di richieste di abbonamenti. A causa dei problemi che il dottor Olsen riferisce, mi sono trovato costretto ad assumere la carica di direttore e a trovare un altro editore, a tutti i costi e senza indugio, per avviare la rivista. Una rivista che informasse tutti i soci … era diventata una necessità, un dovere” (Antonelli, 1970, p.3-4).

Antonelli ha trovato la persona che avrebbe accettato questa sfida nel suo amico, l’editore Luigi Pozzi. Pozzi stesso mi ha detto che quando Antonelli ha proposto questa impresa, sono state necessarie poche parole per convincerlo ad accettare. Non si può che non essere d’accordo con Salmela (1999), quando afferma che questa è stata davvero una sfida eroica, ottenuta solo grazie alla determinazione solitaria di Antonelli, senza copertura finanziaria.

“Per 10 dollari l’anno sono in grado di offrire solo due piccoli numeri, senza pretese, e quindi c’è un’altra questione che devo rivelare. Quando l’iscrizione all’International Society of Sport Psychology (ISSP) era gratuita, ho ricevuto 1.500 richieste. Quando ho chiesto 10 dollari, non per l’ISSP, che non sostiene spese e quindi non richiede denaro, ma per l’abbonamento, solo il 10% ha pagato questo costo. Ho trovato un editore molto comprensivo, che ha accettato di rinunciare a tutto il suo profitto, e per questo  pubblicamente lo ringrazio dal profondo del mio cuore; ma le spese di stampa e spedizione sono enormi. Con quello che ho ricevuto fino ad oggi, sarò in grado di stampare e inviare il primo numero . E lo manderò a tutti i 1500 membri. Se necessario, poi vado avanti a mie spese … questa non è una dimostrazione di eroismo pazzo … Sono sicuro che quando riceveranno questo primo numero, molti soci pagheranno la quota di iscrizione per il secondo numero del 1970“ (Antonelli, 1970 p.4-5).

Anniversario fondazione organizzazione mondiale di psicologia dello sport

I bei ricordi aiutano!! Grazie a @NoceFranco, guarda il video.

José Maria Cagigal: un fondatore della psicologia dello sport

Nel 1963 Ferruccio Antonelli, Michel Bouet e José Maria Cagigal s’incontrarono in Spagna durante un congresso medico e decisero che era venuto il momento di riunire in un unico evento mondiale tutti coloro che s’interessavano di psicologia dello sport. Antonelli realizzò nel 1965 a Roma questa idea e fondò l’International Society of Sport Psychology.

A distanza di più di 50 anni, quest’anno a Siviglia durante il Congresso mondiale di psicologia dello sport verrà ricordato l’impegno e il lavoro di uno dei principali artefici di questo inizio. José Maria Cagigal (1928-1983) verrà ricordato per il suo fondamentale ruolo nello stabilire per la prima volta un rete internazionale in questa disciplina. Questo ruolo chiave fu testimoniato da Antonelli, in apertura del Congresso del 1973 dicendo “Voglio ricordare che non è certamente sbagliato sostenere che la psicologia dello sport scientifica è nata in Spagna”. Scrisse numerosi libri e fu in Spagna  il primo direttore dell’Istituto Nazionale di Educazione Fisica. Fu tra i primi a sostenere la differenza fra lo sport-business e lo sport come espressione libera del movimento.

JOSÉ MARÍA CAGIGAL - OBRAS SELECTAS - VOLUMENES I, II Y III (Coleccionismo Deportivo - Libros de Deportes - Otros)

Nikefobia ha 48 anni

48 anni fa è uscito il primo numero dell’International Journal of Sport Psychology. In questo numero venne scritto il primo articolo sulla nikefobia da Ferruccio Antonelli dopo che negli USA ne era apparso un altro di Ogilvie e Tutko. Il tema dell’ansia competitiva è da allora uno degli obiettivi principali di qualsiasi programma di preparazione psicologica. Antonelli la distingueva in quattro fattori.

  • Un senso crescente d’isolamento sociale e emotivo
  • Un senso di colpa relativo al dimostrare aggressività e autodeterminazione
  • Paura di non essere capaci di ripetere le prestazioni precedenti
  • Paura delle tradizioni e dei propri idoli

Non molto è cambiato

La Psicologia dello sport ha 50 dal 1° Congresso Internazionale

Interessante e molto utile articolo di Fabio Lucidi intitolato “DA ROMA 1965 A ROMA 2015: LA PSICOLOGIA DELLO SPORT A CINQUANTA ANNI DAL PRIMO CONGRESSO INTERNAZIONALE”, Giornale Italiano di Psicologia, XLII, 3, 2015, 381-394. 

Abstract

II 20 aprile 1965, presso l’Aula Magna del Comitato Olimpico Italiano, ha avuto luogo il 1° Congresso Internazionale ISSP di Psicologia dello Sport organizzato da un piccolo gruppo di studiosi guidati dallo psichiatra italiano Ferruccio Antonelli. Sono dunque da poco trascorsi cinquanta anni da questo evento capace di segnare l’inizio dell’era moderna nel campo della Psicologia dello Sport. Esattamente 50 anni dopo, la ricorrenza storica è stata celebrata in un Congresso nello stesso luogo, a Roma nella medesima Aula del Comitato Olimpico Italiano. La ricorrenza rappresenta l’occasione per ricordare il passato, per riflettere sullo sviluppo della disciplina in questi cinquanta anni e di come il contesto politico e sociale ne ha influenzato lo sviluppo e per guardare al futuro e alle opportunità che riserva alla Psicologia dello Sport.

Il video dei 50 anni dell’International Society of Sport Psychology