We need to integrate these two aspects.
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Analyzing the reasons why even very expert individuals, such as athletes of top level do not achieve the goals they set or under stress do not provide the performances they are capable of, the relevance of the human factor takes over from the technical and professional factor.
What do the best managers and leaders have in common with elite athletes and special army corps?
The ability to pay attention, not to get distracted and stay focused on one task at a time.
So knowing how to organize your attention is one of the critical components of success.
From the analysis of the attentive dimensions and the characteristics of the decision making processes you get information about:
- Immediate perception of the environment - It shows how well an individual is able to understand what is happening or is going to happen in the working environment and to what extent he/she is aware of the moods of the people he/she comes into contact with.
- Ability to analyze and to have strategic thinking - It is highlighted how much an individual is considered able to organize his/her own activity and that of the collaborators, if the person assigns responsibilities to the collaborators and if he/she regularly and promptly verifies the results in progress and in the end.
- Ability to effectively pursue one’s own tasks - It is highlighted how much an individual is considered able to accurately pursue the objectives that have been set or that have been provided to him/her by the company, acting in the manner foreseen.
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I keep hearing say to athletes: “be careful” or “focus.”
I compare these corrections to players’ frustration failures in football. When I don’t know what to do, I use them even if they’re useless.
These are the wrong words, in those moments we are attentive to the wrong things, because the human being is always attentive to something. The question is whether it is paying attention to something that is useful to carry out the task or whether it is hindering its effective execution.
The second reason why it is pointless is that the terms are too global, devoid of specificity. Nobody changes because they are told a global word: careful, calm, decisive, think.
The third reason concerns the specificity of attention. Every sport requires a certain type of attention, which should be trained and of which athletes and coaches should be aware.
To begin to understand something, I report a table with a summary description of the attentional requests in specific sports.
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Quando focalizzarsi |
Effetto aspettato |
| Arti marziali
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Ogni volta che c’è sufficiente distanza fra i due avversari da permettere un respiro di 2 secondi. | Istruzione mentale singola (esempio, spostamento da un punto all’altro). |
| Biliardo
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Immediatamente prima di colpire la palla. Focus viene raggiunto tramite la ripetizione mentale del colpo. | Momentaneo adeguamento della respirazione e della tensione muscolare, quindi orientamento dell’attenzione verso la palla che s’intende colpire. |
| Calcio
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Negli attimi precedenti l’inizio della partita o dopo un’interruzione di gioco o in seguito a una rete. | Rapido controllo mentale e adeguamento del livello di tensione. Messa a fuoco su una singola istruzione tecnica o tattica (esempio: “Tieni gli occhi sulla palla,”Stai tra l’attaccante e la rete). Direzionare l’attenzione durante la partita in funzione del gioco. |
| Golf
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Immediatamente dopo avere visualizzato mentalmente un tiro, a questo punto eseguirlo. | Adeguare la tensione nella parte superiore del corpo, soprattutto nelle spalle. Rilassare la tensione nelle gambe mentre si espira e concentrarsi su un singolo aspetto rilevante per il tiro. Occhio sulla pallina. |
| Pallavolo | Immediatamente prima di battere.
Nelle pause tra i punti. |
Regolare la tensione delle spalle e del collo. Istruzione tecnica e dirigere l’attenzione sulla palla.
Focalizzarsi per controllare la tensione, respiro e velocità di recupero. Subito dopo spostare l’attenzione verso l’esterno per controllare la posizione dei giocatori. |
| Scherma
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Immediatamente prima di salire in pedana.
Durante le pause dell’incontro. |
Regolare la tensione muscolare e la respirazione. Darsi una singola istruzione tecnica e tattica.
Concentrazione sull’aspetto del compito più importante. Eseguire un respiro profondo. |
| Tennis | Immediatamente prima di servire. | Regolare tensione muscolare spalle e collo. Istruzione tecnica e tattica singola. Occhio sulla pallina. |
Research data emerging from TAIS Performance Systems and elaborated by me show that the management of emotions is a decisive aspect for all athletes, be they College level, international level or world champions. In fact, the results below show that even world championship winners believe that emotions can be a significant disruptive factor to manage effectively.
They consider themselves to be better than the group called athletes, which includes athletes of international level in their sport. On the contrary, it emerges that in the business world, the men and women managers, perceive themselves to be much less emotionally influential than world champions. Probably on this difference in perception weighs the difference in age also very significant and the characteristics of performance, which in sport are typically individual and occur in a short time, quite frequent, predetermined and without possibility of postponement. To compete every week as in team sports, tennis, skiing and many others determines a continuous up and down of one’s emotional condition, requiring a constant and frequent control of one’s moods. This explains why the world’s top athletes follow psychological preparation programs in order to use at the best their sport and competitive skills, while maintaining a high level of self-control.
Analysis - comes from the internal awareness. You use this broad-internal to assess what is just happened in the previous point, recovery energy, and prepare the next action.
Problem-Solving - narrow-internal focus. You use the problem-solving channel to work through the play situations and difficulties or to call up visualization and imagery scenes.
Action - this dimension is the one that is most compelling to athletes. It regards the skill executions. In the action the channel is narrow and external. No thinking taking place here.
TAIS is a system for assessing attentional and interpersonal style and these data show that élites’ emotional overload is an important component reducing their performance, including world record holders, who instead suffer less the environmental distractions and cognitive mental overload. This also explains why top athletes use psychological preparation programs to reduce competitive stress.
The focus is on the present. To show a consistent focus during all the points means be tough.
Da tempo le nazionali degli sport di squadra non vincono più e presidenti di federazione e club si accusano vicendevolmente di fare poco per affrontare seriamente questo problema. Al di là di questa lotta sterile che evidenzia paradossalmente la difficoltà a ‘fare squadra’ per un interesse superiore alle singole esigenze, ciò che manca è il sapere come si sviluppa a lungo termine l’atleta. Sappiamo per certo che ci vogliono anni d’investimento, probabilmente almeno 10.000 ore di allenamento dall’inizio della pratica dello sport scelto sino a diventare giocatori esperti e maturi per affrontare eventi di livello internazionale. Abbiamo tanti presunti campioncini che non diventeranno mai giocatori di prima fascia per un eccesso di valutazione positiva quando sono adolescenti mentre i genitori si gratificano pensando di avere scoperto in casa un Totti, solo perché il loro figlio è più bravo dei suoi compagni o nella pallavolo e basket solo perché a 13/14 anni è più alto degli altri e allora ha vita facile a fare i punti. I genitori si entusiasmano, i club li sfruttano e l’anno successivo un altro diventa più bravo di loro e così avanti, il risultato è che si rovina l’autostima dei ragazzi che non sanno a cosa credere: ‘sono bravo oppure no?’.
In Italia la ricerca psicologica in questo ambito non è sviluppata perché difficilmente le squadre mettono a disposizione i loro giocatori per indagare sullo sviluppo psicologico di questi giovani. Non è lo stesso in paesi come il Regno Unito dove molte Football Academy hanno adottato un sistema denominato 5C’s che è un modello per sviluppare le abilità psicologiche (concentrazione, impegno, comunicazione, controllo e fiducia) durante le sessioni di allenamento. Lo stesso vale ad esempio in US per la Little League di Baseball, dove da 40 anno si utilizza sul campo un sistema per monitorare il comportamento dell’allenatore, il Coaching Behavioral Assessment System, che ne permette l’esame e fornisce al tecnico informazioni utili per migliorare professionalmente, tratte direttamente dal suo modo di lavorare con i giovani. Esistono, inoltre, sistemi per il miglioramento della concentrazione nelle abilità di precisione, trasversali a tutti gli sport di squadra come sono i calci di rigore, la battuta nella pallavolo, il tiro libero nel basket e i calci nel rugby, che potrebbero insegnare ai giocatori come affrontare queste situazioni, che dipendono in larga parte solo dalla convinzione che hanno in quel momento di fare nel modo migliore la cosa giusta. L’utilizzo di questi approcci integrati nell’allenamento determinerebbe un migliore sviluppo dei giovani negli sport, potenziando in loro le competenze psicologiche di base, che saranno certamente utili anche nella vita di tutti i giorni ma che sarebbero di grande sostegno alle loro prestazioni che non sono mai solo tecniche. Rappresentano invece l’espressione massima del giocatore nella sua globalità fisica, tecnico-tattica e psicologica. Senza questo tipo di sviluppo personale e di gruppo sarà sempre difficile, al di là di qualsiasi forma organizzativa venga adottata dagli organismi sportivi, allenare futuri giocatori di successo.
The psychological skills the athletes must show in competition and in training are often difficult to list, because the risk is to do a very long and too generic list. Nevertheless, today I would like to try to identify, from my point of view, the skills that can represent milestones in the athletes’ sport careers.
- Self-control – it means knowing what are the behaviors to put in place to address the competition requests. The self-control requires respect for opponents; at the same time the athletes must be the leader of themselves, to overcome the difficulties posed by the races and opponents with the aim of providing the best performance.
- Readiness for action – the athletes are persons oriented to act and therefore they must be ready to kick a ball, pulling a shot, to run in a precise rhythm, to anticipate opponents, to start rather than conclude effectively a race and so on. Readiness goes with high levels of situational awareness: the athletes have to know what to do at any given time and do it at their best.
- Toughness and resiliency – I did not completely understand the distinction between these two psychological concepts, but I believe the athletes should continue to do the best even when they are tired, when all seems lost, during the decisive moments, at the end of the race, when they feel confused but know they have prepared an action plan for those moments.
- Attention – Robert Nideffer said the attention is the only important thing in the decisive moments. I agree and, that is the reason, I consider it as the ability allowing to lead the mental commitment. The athletes have to know what to look for, knowing when to use a broad attentional style oriented toward the environment rather than a narrow attentional style, more focused on very few external factors. Without proper attention they cannot understand what is going to happen and to move in advance.
- Optimism – The explanation of the performance results is an important factor, because it determines the expectation in relation to the future competitions. Humans are often engaged to explain their positive and negative results. It is therefore essential, the athletes develop an optimistic perception of their performances, because if they explain the positive results in term of luck or lack of competent opponents is unlikely they improve and gain a winning mind.
The coaches think that being focused is a matter that primarily concerns the athletes and devote little time to the development of this skill.
True. The ideomotor training or visualization is a concentration technique which consists in the repetition of the sport gesture as if you were running at that moment. Early research in this area date back to the 50s, and in 1984 Richard Frester published a survey on this subject in a German Journal (Medizin und Sport, 4) from which it emerged the utility in the following exercise phases:
1. Technical education of the individual elements of the movement and global exercises, in sports in which are required cyclic and acyclic movements.
2. Training of individual movement parameters such as the sense of rhythm, time, and frequency.
3. Correction of incorrect motor processes and to break motor stereotypes.
4. To promote or support a maintenance effect of the movements … Particularly suitable in the active recovery phases.
5. Preparation of the race. The visualization facilitates concentration on the movements and the realization of what as been planned.
