Monthly Archive for November, 2017

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Relevance of multi-sport practice for young athletes

In 2015, Urban Meyer, Ohio State University head football coach, wrote a chart about the recruiting preferences. It showed that the coach overwhelmingly recruited multi-sport athlete.

“Last month, USA Baseball, the national governing body for amateur baseball, published an article on its website titled “Saving the Multi-Sport Athlete from Extinction.” In it, Darren Fenster, current manager of a Boston Red Sox affiliate, encourages student-athletes to wait as long as possible to specialize in a sport.

These recent pronouncements go against the popular current practice of having student-athletes focus on one sport at a young age. The idea is that specializing provides young student-athletes with early successes and access to elite clubs and top coaches, which could better position them for college scholarships.

So, why are so many outlets coming out in favor of student-athletes competing in multiple sports? As more and more research is published, it’s becoming clearer that being a two-or-more sport student-athlete is beneficial in terms of both skill development and overall health.”

(From UsaToday)

 

Billie Jean King: To fight for the rights for everyone

Billie Jean King remember us “to fight for equality and freedom and equal rights and opportunities for everyone.”

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Children with ASD and soccer

Mental disabilities & sports: IJSP special issue

International Journal of Sport Psychology  first special issue totally devoted to the persons with intellectual disabilities.

Andrea Pirlo: The last of the Italian talents has gone

Andrea Pirlo has definitively ended his career. His retirement marks the end of a type of player who is technical, lead the team, takes free kicks and score goals, he is a leader and in the decisive moments of the match makes a difference. In Italy, there are no more players like him, he was the last one, with him there were in the same period Totti, Baggio and Del Piero.

Evidently the football formation of our young no longer allows the development of this type of football players. Now in the national team we have a midfield made up of anonymous and an attack with young who have not yet won anything and often had not played at their best. We have a strong defense, ex-strongest, hopefully it will be enough to win with Sweden and go to world championship in Russia.

The best Pirlo’s goals

Andrea Pirlo

The continuous improvement as goal for the athletes and coaches

Il miglioramento è un processo continuo, che si sviluppa su base quotidiana e che richiede un impegno costante da parte dell’atleta e di coloro che seguono questa sua attività. L’obiettivo è l’incremento delle prestazioni agonistiche e delle competenze fisiche, psicologiche e tecniche. Il raggiungimento e il conseguente mantenimento dell’efficacia competitiva richiedono un continuo orientamento al miglioramento in tutte le aree che partecipano a determinare la prestazione finale.

Per un atleta è molto importante la qualità dell’ambiente sportivo in cui è inserito e gli atteggiamenti caratteristici di un ambiente positivo sono i seguenti:

  • Prevenzione e non reazione – bisogna agire per prevedere le cause potenziali di problemi, ragionando in termini di: “Cosa succede se…” allo scopo di formulare le risposte da fornire alle situazioni più critiche che potrebbero manifestarsi
  • L’attività di miglioramento deve essere incessante e modulata in termini di obiettivi difficili ma raggiungibili
  • L’atleta e l’allenatore devono collaborare nella scelta degli obiettivi di miglioramento dell’atleta stesso
  • L’atleta deve stabilire rapporti chiari e basati su obiettivi da raggiungere con ogni esperto coinvolto nella sua preparazione
  • L’atleta e l’organizzazione sportiva della quale fa parte devono considerare gli errori come la più importante opportunità di miglioramento e non come qualcosa da nascondere
  • L’atleta e la sua organizzazione sportiva possono identificare obiettivi a lungo termine apparentemente anche troppo ambiziosi ma devono stabilire obiettivi e breve e medio termine che siano specifici e percepiti come raggiungibili
  • La comunicazione interpersonale deve essere stimolata e favorita
  • Di ogni ciclo dell’allenamento deve essere percepito, da parte dell’atleta, il valore aggiunto teorico (quello che determina la ragione per cui vale la pena d’impegnarsi in un’attività) e quello realmente fornito all’acquisizione di competenze
  • Utilizzo dell’approccio basato non solo sull’identificazione dei problemi ma pure sulla contemporanea identificazione di soluzioni. Porsi problemi e non soluzioni serve solo ad affondare la stima personale, in ogni situazione bisogna sempre concentrarsi sulle vie d’uscita
  • Il problem solving è un sistema di metodi che quando vengono utilizzati in maniera sistematica durante il cammino di miglioramento, consentono di soddisfare gli obiettivi che si sono posti attraverso un uso efficace delle risorse di cui si dispone. Il problem solving si articola nel modo seguente:
  1. scelta del problema,
  2. individuazione delle cause reali,
  3. scelta della soluzione da attuare,
  4. accordo tra le parti nei riguardi della soluzione proposta,
  5. attuazione della soluzione,
  6. verifica dei risultati ottenuti,
  7. inserimento della soluzione nel programma di allenamento

NYC stronger

The marathon as life metaphor.

“… if me too and, like me, thousands of normal persons can run more than 42 km, then all is possible. Also to stop the wars.

(Alessandro Bertani, Emergency vice president)Image result for ny  marathon 2017