“Un rigore sbagliato in una finale di calcio, un centesimo di ritardo in un’Olimpiade, un infortunio senza fine. Sono i passi falsi della carriera di molti grandi eroi dello sport. Eventi che in molti casi possono pregiudicare l’equilibrio psicologico degli atleti. Decidere tra la gloria e il fallimento, mettere ‘ko’ il cervello del grande campione o del giovane talento . “Almeno il 20% degli atleti soffre di depressione, il fenomeno riguarda poi uno sportivo su due quando si arriva alla fine della carriera”. A fotografare per l’Adnkronos Salute il peso del ‘male oscuro’ nel mondo dello sport è Alberto Cei, psicologo dello sport della Facoltà di medicina dell’università Tor Vergata di Roma”. Continua su:
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