Le pressioni sociali che generano l’abbandono sportivo delle ragazze

Una recente ricerca condotta a livello globale dal marchio Unilever, in collaborazione con il Centre for Appearance Research (CAR) e il Tucker Center for Research on Girls & Women, ha evidenziato un fenomeno preoccupante legato all’abbandono dello sport da parte delle adolescenti. In Italia, lo studio è stato approfondito da AstraRicerche, con risultati che meritano attenzione.

Dati principali emersi dalla ricerca

  • Abbandono dello sport tra le ragazze adolescenti:
    • Il 50% delle ragazze tra i 13 e i 17 anni smette di praticare sport.
    • Tra queste, 2 su 3 lo fanno a causa di insicurezze legate all’aspetto fisico e alla mancanza di fiducia in sé stesse.
  • Reazione dei genitori all’abbandono sportivo:
    • Quando è una figlia ad abbandonare lo sport, la scelta viene accettata nel 73% dei casi.
    • Se invece è un figlio, il tasso di accettazione scende al 51%: i genitori sono più propensi a spingere i ragazzi a continuare, mostrando una chiara differenza di atteggiamento tra i sessi.
  • Pressioni estetiche e disagio:
    • Il 47% delle ragazze italiane intervistate dichiara di sentirsi a disagio a causa delle pressioni sociali che impongono di essere sempre in forma e attraenti.
  • Origine delle critiche:
    • Il 45% delle ragazze afferma di essere stata criticata in relazione al proprio aspetto.
    • Le critiche provengono perlopiù dai coetanei.
      • Nel 22% dei casi, le critiche arrivano da altre ragazze.
      • Nel 15% dei casi, sono i ragazzi a rivolgerle.
    • Questo dato mette in luce una contraddizione con l’idea di solidarietà femminile, spesso promossa ma non sempre rispecchiata nella realtà.

Questi numeri sottolineano quanto le pressioni legate all’immagine corporea e le differenze di trattamento tra ragazzi e ragazze influenzino in modo significativo la partecipazione delle adolescenti allo sport, contribuendo a un problema che ha risvolti sociali e psicologici importanti.

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