Per molti anni, sondaggi e altre evidenze hanno mostrato che la soddisfazione della vita, la percezione di sicurezza finanziaria, il senso di realizzazione e la felicità diminuivano nella prima età adulta, raggiungevano un punto minimo nella mezza età e poi risalivano nella tarda età. Questo andamento a forma di U nel benessere era rispecchiato da un andamento a forma di gobba per la disperazione, i ricoveri psichiatrici e l’uso di antidepressivi, che raggiungevano il picco nella mezza età.
Un nuovo studio di David G. Blanchflower, Alex Bryson, Xiaowei Xu, The Declining Mental Health of the Young and the Global Disappearance of the Hump Shape in Age in Unhappiness, rileva che il peggioramento della salute mentale tra i giovani negli ultimi anni ha modificato questi schemi storici.
Sono stati analizzati i dati dei sondaggi provenienti dagli Stati Uniti (1993–2022) e dal Regno Unito (2009–2021) per individui di età compresa tra i 18 e i 70 anni. E’ emerso che la percentuale di persone negli Stati Uniti che hanno sofferto di disperazione — ovvero coloro che hanno riportato 30 giorni di cattiva salute mentale negli ultimi 30 giorni — è quasi raddoppiata, passando dal 3,7% nel 1993 al 7% nel 2023, con un impatto concentrato soprattutto tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni. Nel Regno Unito, i tassi di disperazione tra i giovani uomini e donne sono raddoppiati, con la disperazione tra i giovani uomini che ha superato quella delle fasce d’età più avanzate nel 2019.
L’andamento a forma di gobba della disperazione lungo il corso della vita di un individuo era evidente sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito tra il 2009 e il 2018. Tuttavia, questo schema sembra essersi modificato dopo il 2018, sostituito da una riduzione della disperazione con l’età, determinata da un graduale aumento dei livelli di disperazione dal 2011 tra coloro che hanno meno di 45 anni, in particolare tra i venticinquenni. La pandemia di COVID-19 ha aggravato questi effetti, soprattutto nel Regno Unito, dove i giovani hanno vissuto un peggioramento della salute mentale a causa dei lockdown e dell’aumento dell’isolamento sociale.
Espandendo la loro analisi a 34 paesi tra il 2020 e il 2023 utilizzando i dati del Global Mind Project, i ricercatori hanno evidenziato che il modello a gobba della disperazione è scomparso anche a livello globale. Nel 2023, il 27% degli individui risultava “angosciato e in difficoltà” con la propria salute mentale. A livello mondiale, la salute mentale delle giovani donne sotto i 25 anni è peggiore rispetto a quella dei giovani uomini. I ricercatori hanno rilevato inoltre che il benessere mentale è peggiore tra i meno istruiti, le donne, i disoccupati e coloro che non possono lavorare.
Le possibili spiegazioni per il declino del benessere mentale tra i giovani includono gli effetti della Grande Recessione sulle nuove generazioni entrate nel mercato del lavoro, il sottofinanziamento dei servizi di salute mentale e l’impatto degli smartphone sulla percezione di sé e sui confronti sociali tra i giovani.
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