Manca meno di una settimana alla partenza di Vivicittà 2025, l’evento nato nel 1984 vedrà runner di ogni età percorrere le strade di numerose città italiane all’insegna della pace, della tutela ambientale, dei diritti e dell’Europa. L’appuntamento è fissato per domenica 6 aprile alle 9.30, quando la corsa prenderà il via simultaneamente in tutte le località coinvolte.
Vivicittà è una corsa che abbatte confini, proprio come le strade che collegano luoghi e persone. È un’esperienza di scoperta e di incontro, simboleggiata da Piazza Transalpina di Gorizia, che unisce Italia e Slovenia, rappresentando la fine di ogni barriera. Anche quest’anno l’evento si svolgerà in diverse nazioni: alcune gare si terranno in Francia e Bosnia, mentre la versione non competitiva raggiungerà perfino il Giappone, con tappe a Osaka e Yokohama.
Un altro aspetto distintivo di Vivicittà è il legame tra l’interno e l’esterno, tra il centro e la periferia. Per questo motivo, la manifestazione si svolgerà anche all’interno di venti istituti penitenziari, trasformando questi luoghi in spazi di partecipazione e inclusione. Con lo slogan “Porte Aperte”, Vivicittà promuove attività sportive nei penitenziari durante tutto l’anno, grazie all’impegno dei Comitati territoriali Uisp che collaborano con le direzioni carcerarie per organizzare discipline come pallavolo, calcio, ginnastica e danza.
Questa corsa è anche un simbolo di integrazione tra culture, perché lo sport è di tutti e per tutti. Non esistono distinzioni tra atleti professionisti e appassionati: chiunque può essere protagonista, indipendentemente dall’età o dalle abilità. Non ci sono esclusi, né stranieri, perché Vivicittà celebra l’uguaglianza nello sport. Grazie a un sistema di compensazione dei percorsi, tutti partecipanti entrano in classifica, rafforzando l’idea di una competizione che unisce anziché dividere. Dai grandi centri urbani come Torino e Palermo fino ai piccoli borghi ricchi di storia e fascino, Vivicittà è un viaggio attraverso paesaggi e culture.
Ogni partecipante può scegliere il proprio modo di vivere l’evento: c’è il percorso competitivo di 10 km per i più allenati, ma anche passeggiate ludico-motorie di 3 o 4 km per famiglie e scuole, che animeranno piazze e parchi con i colori della pace, simboleggiati dalla maglietta ufficiale multicolore. L’anno scorso, migliaia di persone hanno scelto la versione non competitiva: 6.000 a Reggio Emilia, 5.000 a Bra, 1.600 a La Spezia, solo per citarne alcune.
Partecipare a Vivicittà significa anche prendersi cura dell’ambiente. In molte città, tra cui Bari, Cagliari, Palermo e Torino, sono previste iniziative di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata e sul corretto smaltimento della plastica, in collaborazione con Uisp e Corepla, il Consorzio Nazionale per il Riciclo degli Imballaggi in Plastica.
“Vivicittà è una sorta di staffetta, un testimone che passa di mano in mano, attraversando città e realtà diverse – ha dichiarato Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp – È un simbolo di pace, inclusione e sostenibilità ambientale. Questo è il valore dello sport che vogliamo promuovere, insieme ai 40.000 partecipanti che prevediamo quest’anno. Ancora una volta, Vivicittà unirà centri storici e istituti penitenziari, quartieri difficili e parchi cittadini, dimostrando che lo sport può davvero creare connessioni e abbattere barriere”.