Non è difficile capire che giocare molte partite determini una condizione di difficoltà che le squadre di calcio impegnate non solo in campionato ma anche nelle coppe devono affrontare. Spesso questa situazione è la spiegazione principale a partite non soddisfacenti giocate nei campionati nazionali.
Ho cercato su internet articoli scientifici su questo tema ma non ne ho trovati, neanche ho trovatori media articoli che andassero oltre un spiegazione basata sulla stanchezza fisica e mentale. In sintesi, ci sono atleti professionisti che corrono in partita circa 10/11 km, che certamente vivono sotto pressione competitiva e che possono utilizzare le forme più moderne e adeguate di recupero fisiologico ma che ciò nonostante non sono in grado di giocare due partite consecutive in una settimana a un livello considerato accettabile.
Mi chiedo quale sia il programma di recupero tra le partite, tutti scrivono della difficoltà di giocare troppe partite ma nessuna spiega cosa fanno le squadre per affrontare questa situazione.
Quello che so che gli allenatori se intervistati forniscono spiegazioni prive di senso e basate su luoghi comuni e comunque il tema non sembra interessare realmente i media. In questo periodo si esalta l’Atalanta perchè riesce a vincere anche in campionato mentre la maggior parte delle altre concorrenti in Champions League questa settimana non ci sono riuscite. La spiegazione di tutto ciò è lasciata ai maghi, che non esistono, mentre nessuno indaga sulle reali ragioni di queste differenze.
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