I goal decisivi vengono segnati a fine partita

In questi giorni si discute delle ragioni per cui si fanno più reti nel finale delle partite e spesso proprio nei minuti di recupero. Sembra una novità determinata dall’avere allungato la durata delle partite. In realtà questo fenomeno è da sempre presente nel calcio. Già 40 anni fa, Desmond Morris, famoso antropologo e appassionato di calcio, scriveva nel suo libro “La tribù del calcio” che, analizzando i 9000 goal effettuati tra aprile 1978 e novembre 1980 in partite di campionato e di coppa inglesi, la  frequenza dei goal aumentava con il passare del tempo. Erano circa 5000 quelli segnati nel secondo tempo, di cui 1800 erano stati messi a segno negli ultimi 15 minuti della partita, evidenziando globalmente che la probabilità di segnare aumentava col procedere della partita.

Pertanto, se la mentalità vincente deve essere mantenuta per l’intero arco della partita, sembra altrettanto chiaro che vi siano momenti chiave nel corso dei 90 minuti + recupero in cui è necessario avere un livello di attenzione particolarmente efficace e che una squadra si deve allenare per evitare cali di concentrazione e di fiducia.

Per verificare la validità dei risultati rilevati da Morris più di 10 anni ha ho registrato per tre anni consecutivi dal 2006 al 2009 quando venivano segnati le reti non solo in Serie A ma anche in Spagna, Inghilterra e Olanda. I risultati hanno confermato questa tendenza. L’andamento complessivo in Serie A dei goal nelle tre stagioni evidenzia un andamento di crescita dalla fase iniziale della partita a quella finale. Si può notare che il numero minore di reti è messa a segno nella prima mezz’ora di gioco (12%), in seguito la percentuale cresce mantenendosi costante dal 31° al 75° minuti (17% circa) e poi ha un picco negli ultimi 15 minuti (24,5%).

Risultati analoghi si rilevano anche nei tre campionati europei. Nei primi 15 minuti viene messo a segno circa il 10% dei goal che nel periodo successivo cresce, variando tra il 14% e il 15,7%. Tra il 31° e il 75° minuto vi sono variazioni tra il 15% e il 18%, mentre come nel campionato italiano il maggior numero di goal è realizzato negli ultimi 15 minuti, variando tra il 24% e il 26%.

Inoltre, l’ultimo periodo di gioco è quello in cui vengono messe a segno le reti decisivi quale che sia il risultato finale con il 44,2% di goal. L’altro periodo con maggiore frequenza di reti è quello immediatamente precedente con il 24,6%. L’ultima mezz’ora della partita è quella più importante per il numero di goal segnati che rappresentano il 68,8% dei goal. Solo 16,3% dei goal decisivi sono effettuati nel primo tempo, questo dato è molto vicino alla percentuale di goal messi a segno nei primi 15 minuti della ripresa (14,7%).

Mi sembra evidente che l’aumento del tempo di gioco dopo il 90° minuto rappresenti una ulteriore opportunità per segnare le reti decisive. Aumentare anche solo di 5 minuti la durata media del secondo tempo, rispetto agli ultimi 15 minuti del match, significa aumentare di un quarto il tempo a disposizione delle squadre per mettere a segno i goal che possono determinare il risultato finale.

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