Super-campioni e scartati, un impossibile rapporto

I  mondiali di calcio appena conclusi hanno generato molto entusiasmo e partecipazione intorno a questo sport, l’unico ad avere una dimensione mondiale così diffusa in ogni continente. Diventare un campione è il sogno di moltissimi giovani. Pensare di giocare al fianco di Messi o Mbappé occupa certamente i loro sogni. Ora l’attenzione di questi giovani tifosi è rivolta alla ripresa del campionato, alla probabilità che il Napoli continui nella serie di vittorie piuttosto che a tifare per le squadre che rincorrono, riusciranno in questa impresa che molti considerano disperata. in ogni caso quello che riprenderà sarà un campionato con pochi calciatori italiani. I giovani che giocano a calcio sanno che con molta probabilità continuerà a essere un sogno quello di giocare per le squadre per cui tifano. Infatti, la logica delle squadre è di comprare giocatori giovani ma stranieri. Succede anche negli sport di squadra, ma il calcio è lo sport più praticato dai giovani ma fornisce poche opportunità di affermazione. E’ un fenomeno che riguarda anche gli altri paesi europei, una ricerca appena pubblicata relativa al calcio spagnolo s’intitola “Pronti a fallire?”, spiega infatti che gli  juniores (14-19 anni) che aspirano a diventare professionisti (57%) supera di gran lunga il numero di giocatori che raggiungeranno questo obiettivo (10%).  Quindi, entusiasmiamoci pure per i super-campioni ma ricordiamoci che il loro successo è costruito anche su una pratica di massa di giovani che saranno scartati, perchè le squadre preferiscono scegliere seguendo un’altra logica.

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