Le abilità psicologiche di base

Identificare le abilità psicologiche di base è un compito arduo al quale solo alcuni ricercatori si sono avvicinati. I risultati di ricerca su questo tema sono scarsi e su questo tema non vi è una completa condivisione su quali siano le abilità psicologiche di base.

Partendo da questa analisi ho deciso di stabilire un criterio a priori che ne permetta l’individuazione. Il criterio adottato è quello secondo cui le abilità di base da sviluppare sono quelle che hanno il più ampio campo di applicazione durante l’attività sportiva indipendentemente dallo sport praticato e dal livello di maestria dell’atleta e che possono venire apprese e migliorate durante quella fase di sviluppo denominata “allenarsi ad allenarsi”. Le abilità psicologiche scelte sono quattro e riguardano: l’autocontrollo, l’immaginazione mentale, il dialogo con se stessi e l’imparare dall’esperienza. Si possono considerare abilità fondamentali poiché mettono il giovane in condizione di vivere l’allenamento in modo consapevole e positivo.

Autori

Abilità psicologiche di base

Vealey (1988) Volontà, consapevolezza di sé, autostima e fiducia
Hardy, Graham e Gould (1996) Goal setting, rilassamento, immaginazione mentale e dialogo con se stessi
Durand-Bush, Salmela e Green-Deemers (2001) Goal setting, impegno e fiducia
Ricvald, e Peterson (2003) Impegno e dedizione
Weinberg e Gould (2007) Regolazione dell’attivazione, immaginazione mentale, goal setting e concentrazione.

 

L’apprendimento di queste competenze è analogo, ad esempio, alla conoscenza di una lingua straniera, anch’essa si può prefigurare come competenza di base che amplia le opportunità di comunicazione e comprensione del mondo indipendentemente dall’ambito in cui l’individuo l’applicherà. La scelta d’identificare queste quattro abilità psicologiche come fattori di base è in larga parte coincidente con quanto proposto da Hardy, Graham e Gould (1996) da cui si differenzia per non considerare il goal setting ma bensì l’abilità a imparare dall’esperienza come competenza prioritaria. La scelta d’introdurre un’altra competenza è dovuta alla ragione secondo cui le abilità qui proposte sono da acquisire in una fascia di età corrispondente alla fine dell’infanzia e inizio dell’adolescenza, anni in cui la comprensione del valore dell’esperienza è basilare per essere consapevoli della qualità del proprio impegno e di come s’impara. A ulteriore sostegno di questa scelta vi sono i numerosi dati che dimostrano che alla base della convinzione di sapere fronteggiare le situazioni sportive vi è la valutazione delle proprie esperienze passate in relazione a quel compito.

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