Cancellato un altro oro di Londra 2012 alla Russia

Sono sei le medaglie d’oro vinte alle olimpiadi di Londra n2l 2012 cancellate nell’atletica alla Russia. Aveva vinto 82 medaglie con 24 ori, mentre  è scesa oggi a quota 68, con 19 ori, 21 argenti e 28 bronzi secondo il Cio. E’ di pochi giorni fa la notizia dell’esclusione dell’oro a Nataliya Antyukh, anche lei trovata positiva, a distanza di anni grazie all’utilizzo di nuove tecnologie. Naturalmente anche atleti di altre nazioni sono stati scoperti ma il report dell’avvocato Richard McLaren nel 2016 ha descritto quanto accaduto in Russia come un “sofisticato sistema di doping sponsorizzato dallo stato”.

Purtroppo, la storia dello sport è stata costantemente attraversata dal problema del doping, spesso promosso e organizzato da uno stato. Il primo esempio conosciuto di questo approccio è stato quello realizzato dalla Germania Est a partire dagli anni ’70, che riporto prendendolo dal mio libro dedicato alle truffe nel mondo finanziario e dello sport.

“Un’ulteriore conferma della rilevanza di questo livello sociologico è fornito nello sport da ciò che è stato chiamato il “doping di Stato”. Quanto è accaduto nella Repubblica Democratica Tedesca a partire dagli anni Settanta rappresenta una forma tipica di attuazione di una frode, a valenza politico-sociale, decisa a partire dai vertici dello Stato e perseguita in maniera razionale e di massa su tutti gli sportivi di alto livello e sui giovani che mostravano buone capacità di riuscita. Negli anni seguenti questa scelta venne premiata con risultati sportivi eccellenti. In questo caso, le sostanze dopanti usate dagli atleti, così come i falsi in bilancio non possono essere definiti in termini di devianza negativa, che comporta il rifiuto delle norme del mondo sportivo e di quello economico. Si tratta di una devianza che non rifiuta ma aderisce totalmente e in modo conformista ai valori chiave del successo, della vittoria, del guadagno, dello status sociale e della popolarità. L’inganno venne perseguito in maniera scientifica, poiché in Germania orientale nel 1974 i politici si trovarono di fronte a un dilemma che dovettero rapidamente risolvere: per vincere bisognava ricorrere agli ormoni androgenici ma nel contempo come la maggior parte delle altre nazioni anche la Germania Democratica Tedesca negava ufficialmente l’uso di queste pratiche, sostenendo anzi di volerle combattere. Pertanto venne elaborata una strategia generale, centralmente organizzata per assicurare lo sviluppo efficiente del doping ormonale e dei sistemi per nasconderlo. Data l’importanza politica di questa scelta, la decisione venne presa dal Comitato Centrale del Partito Socialista e la decisione finale, classificata come Top Secret, fu approvata il 23 ottobre 1974 dalla Commissione per lo Sport di Alta-Prestazione (Franke e Berenonk, 1997). Questo documento del 1974 sosteneva che la somministrazione a maschi e femmine delle sostanze dopanti e in particolare la somministrazione degli steroidi androgenici, doveva essere:

  • parte integrale del processo di allenamento e della preparazione per le principali competizioni internazionali;
  • organizzata centralmente, includendo regolari valutazioni dei risultati ottenuti e delle esperienze effettuate dai medici dello sport;
  • ulteriormente sviluppata e ottimizzata dalle ricerche svolte sul doping nello sport di alta-prestazione, con speciale enfasi sullo sviluppo di nuove sostanze e sulle migliori modalità di somministrazione;
  • insegnata ai medici dello sport e agli allenatori tramite corsi e documenti speciali;
  • svolta in totale segretezza ed essere classificata come un segreto di Stato ufficiale (Franke e Berenonk, 1997)”.
Nulla è cambiato da quegli anni, tranne che le truffe basate sul doping sono diventate più difficili da rilevare e come si vede vengono scoperte solo a distanza di molti anni grazie allo sviluppo di nuove tecnologie.

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