Scordiamoci che un atleta posso guidarsi da solo.
Può sembrare un’affermazione che sottolinea la dipendenza degli atleti nei confronti del tecnico. Non è così. Troviamo questa necessità nelle tenniste che sto seguendo agli Internazionali di tennis ma Guardiola o Ancelotti fanno lo stesso nei confronti delle loro squadre. E allora, forse, dobbiamo rivedere noi psicologi la convinzione che un atleta di alto livello possa in virtù delle sue abilità ed esperienze gestirsi da solo o sda ola.
Dico sempre ai giovani atleti di osservare i campioni, non si allenano di certo da soli, anzi maggiore è il loro livello più persone qualificate lavorano per loro.
La questione è piuttosto complessa. Ora voglio solo evidenziare questo dato di fatto, su cui ognuno di noi dovrebbe riflettere.
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