Il valore di un master in psicologia dello sport è dato da molti aspetti fra cui certamente la qualità dei docenti che devono avere svolto attività significative e continuative nello sport e la partecipazione in presenza poiché la nostra è un’attività in cui l’apprendimento professionale è di gran lunga ridotto se avviene a distanza.
Tuttavia, direi che la dimensione più significativa sia rappresentata dal tirocinio presso un’organizzazione sportiva. S’impara attraverso l’opportunità di svolgere esperienze all’interno di un contesto sportivo organizzato in cui lo psicologo è chiamato a proporsi con degli obiettivi e un programma costruito per quella situazione.
- Nel Master organizzato da Psicosport ciò è possibile poiché i partecipanti sono inviati in società sportive che vengono a loro proposte o, in rare occasioni, suggerite da loro stessi. Quest’anno abbiamo organizzato tirocini che vanno dalla Lombardia, alla Campania e alla Puglia.
- Un secondo aspetto professionalizzante è che il tirocinio è supervisionato da Daniela Sepio, coordinatrice del Master, e da me. Questo legame permette agli psicologi di avere sempre un confronto continuo sulle loro attività.
- Terzo, il tirocinio è anche la base per la formulazione del project work finale, che riguarda come continuare l’attività in quella società sportiva una volta terminato il master.
- Su queste basi, è probabile che la loro esperienza si possa tramutare nel primo lavoro retribuito come psicologo dello sport.
- Quarto, il tirocinio ha la durata di 5 mesi, per un minimo di 90 ore di pratica, a cui si aggiungono quelle necessarie per organizzare il lavoro sul campo e valutarne gli effetti.
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