Da ultimi a vincenti: la storia di una squadra di non-udenti

Quello che sta dimostrando la squadra di football americano della California School per Sordi a Riverside è la più classica dimostrazione di come una difficoltà possa tramutarsi in un’opportunità di sviluppo e di vittoria anche in uno sport in cui i rumori derivati dagli scontri fra i giocatori sono parte integrante del gioco. Per sette stagioni la squadra dei Cubs aveva sempre e spesso gli avversari li avevano umiliati non solo nel gioco ma anche con le parole con cui si riferivano a loro.

Ma in questa stagione sono imbattuti e sono a due partite dal vincere il campionato. Sarebbe la prima volta in 68 anni.

Sono allenati guidati dall’insegnante di educazione fisica della scuola, Keith Adams, un uomo sordo, corpulento ed effervescente i cui due figli sordi sono anche nella squadra. I Cubs sono diventati una squadra veloce e che colpisce duro. La loro arma è un sistema di segnali a mano codificati tra compagni di squadra e allenatori affiatati che confonde gli avversari con la sua velocità ed efficacia.

In una parte della California che ha sofferto molto durante la pandemia con alta disoccupazione e più di 5.000 morti, l’eccellenza dei Cubs ha sollevato la scuola e la comunità circostante.

Il successo della squadra ha spezzato lo stereotipo duro a morire che la sordità è qualcosa che nel calcio non si può superare. Adams, ha applicato a questo gruppo di atleti la sua filosofia, secondo cui  ciò che potrebbe essere pensato come un limite può essere un vantaggio. Grazie a questo approccio, ad allenamenti rigorosi e a un gruppo di giovani talentuosi che già giocavano insieme a livelli inferiori ha costruito una squadra vincente.

Gli allenatori dicono anche che i giocatori sordi hanno potenziato la loro visione rendendoli più attenti ai movimenti di gioco. In tal modo acquisiscono una migliore percezione del posizionamento dei loro avversari.

On Friday night, the Cubs beat the Desert Christian Knights, 84-12.

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