Come valutare la concentrazione in campo

Molti esperti di calcio sono concordi nel ritenere che vi sono alcuni momenti specifici della partita in cui si può valutare la concentrazione di una squadra.

“I momenti chiavi di una partita sono proprio prima della fine del primo tempo, proprio dopo l’inizio del secondo tempo e, in funzione del risultato, anche gli ultimi 10 minuti della partita. Proprio prima della fine del primo tempo perché ci potrebbe essere un elemento di fatica mentale e non solo fisica in quanto hai lavorato con molto impegno per 40 minuti. Se concedi un gol proprio prima della fine del tempo, non avrai tempo per recuperarlo. Ti senti abbattuto perché́ non c’è la possibilità̀ di tornare indietro. Per cui è una fase vitale. 

E’ anche importante l’inizio del secondo tempo. Guardando la partita Inghilterra – Brasile nei quarti di finale della Coppa del Mondo del 2002. Se mai due gol sono stati dei killer, questi due lo sono stati: uno cinque prima la fine del primo tempo e l’altro cinque minuti dopo l’inizio del secondo tempo[1]”. 

Appare evidente da queste parole che, se è pur ovvio che la concentrazione debba essere mantenuta per l’intero arco della partita, sembra altrettanto chiaro la presenza di alcuni momenti chiave nel corso dei 90 minuti in cui è necessario avere un livello di attenzione particolarmente efficace. Un momento critico per la concentrazione della squadra si presenta dopo che è stato segnato il primo goal della partita. E’ possibile che i calciatori si sentano in qualche modo appagati e riducano così il loro livello di concentrazione per qualche minuto. Questo calo attentivo può costare molto caro se viene sfruttato dalla squadra avversaria. Infatti, esultare in modo eccessivo dopo un goal, può ostacolare il mantenimento del giusto livello di concentrazione. Dopo la rete è invece necessario rifocalizzarsi immediatamente sul gioco, mantenendo inalterata la voglia di successo e lo stesso impegno. Se invece i calciatori continuano a compiacersi del successo appena ottenuto o si fanno distrarre dall’esultanza dei tifosi difficilmente riusciranno in questo compito.

Secondo molti allenatori un sistema efficace per contrastare questa tendenza consiste, alla ripresa del gioco, nell’impegnarsi a vincere immediatamente il primo contrasto mentre chi guida la squadra in campo dovrà incitare i compagni ad avere un comportamento aggressivo, tale da spingere sulla difensiva la squadra avversaria anziché́ lasciarla attaccare. Agendo in questo modo si mantiene un livello di intensità̀ agonistica costante e si trasmette il messaggio agli avversari che si è pronti a continuare a fare il proprio gioco. L’obiettivo psicologico, che si fonde con quello di gioco, è di non concedere agli avversari il vantaggio di potere recuperare grazie alla distrazione della squadra causata dalla rete appena messa a segno.

 


[1]Ray Clemence, allenatore inglese, citato in Higham, A., Harwood, C., e Cale, A. (2005). Momentum in soccer: Controlling the game. Leeds: Coachwise Ltd., p. 96.

 

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