Sport e attività fisica in Italia

I successi sportivi degli atleti italiani di questa estate hanno suscitato notevole entusiasmo e partecipazione emotiva. Ora che anche le Paralimpiadi stanno concludendosi, e le attività dopo la pausa estiva stanno riprendendo, potrebbe essere utile chiedersi quel sarà l’impatto di questi eventi così tanto seguiti sul pratica sportiva e sul movimento degli italiani.

Di seguito i dati dell’Istat su questo tema che mettono bene in evidenza i limiti della pratica sportiva e dell’attività motoria, che in sostanza non è migliorata negli ultimi 10 anni. Da rilevare il drammatico livello di sedentarietà tra gli adulti e le persone over60, con differenze notevoli in relazione all’area geografica di residenza.

  • 35,3%  della popolazione dichiara di praticare nel tempo libero uno o più sport
  • di questi il 25,7% afferma di farlo con continuità mentre il 9,6 per cento lo pratica in modo saltuario.
  • 28,5% sono le  persone che, pur non praticando un’attività sportiva, dichiarano di svolgere qualche attività fisica (come fare passeggiate per almeno due chilometri, nuotare o andare in bicicletta).
  • I sedentari, cioè coloro che non svolgono né uno sport né un’attività fisica nel tempo libero, sono il 35,9%
  • Più sedentarie le donne rispetto agli uomini, il 40,0% delle donne dichiara di non svolgere alcuna attività fisica rispetto al 31,6% degli uomini.
  • La pratica dello sport in modo continuativo decresce al crescere dell’età.
  • La quota più elevata di coloro che praticano molto sport si rileva nei giovani tra i 6 e i 17 anni: il 62,6% dei ragazzi di 6-10 anni, il 61,5%  degli 11-14enni e il 50,5% dei 15-17enni.
  • L’attività sportiva saltuaria è caratteristica delle età successive.
  • Svolgono saltuariamente uno sport il 14,2% dei 18-19enni, il 16,6% dei 20-24enni e il 12,9% tra i 25 e i 34 anni.
  • Maggiore è l’età, più rara è la pratica sportiva (continuativa o saltuaria) e aumenta la quota di coloro che svolgono qualche attività fisica.
  • Tra i 60 e i 74 anni le persone che svolgono qualche attività fisica raggiunge il massimo: 37,9% tra i 60-64enni e 34,3% tra i 65-74enni, diminuisce  sensibilmente a partire dai 75 anni (21,8%), età in cui il 71,3% degli anziani dichiara di non svolgere nessuna attività fisica.
  • Differenza territoriale, la pratica sportiva diminuisce man mano che si scende da Nord verso Sud. 29,4% sono attivi nel Nord-ovest e il 30,8% nel Nord-est con continuità e rispettivamente il 10,7% e l’12,8% in modo saltuario. Nelle regioni del Sud e le Isole dichiarano di praticare sport con continuità per il 19,7% e 19,9% e, rispettivamente, il 6,6% e il 7,3% praticano una disciplina sportiva in modo saltuario.
  • Attività fisica: la quota maggiore di praticanti è nel Nord del Paese (31,9% nel Nord-ovest e 32,3% nel Nord-est contro il 24,3% nel Sud e il 22,3″ nelle Isole), laddove la quota più elevata di sedentari è nel Mezzogiorno (il 50,1 per cento nelle Isole versus il 23,9 per cento del Nord-est).
  • Dati di lungo periodo (disponibili dal 1982 solo per la pratica sportiva continuativa della popolazione) mostrano un andamento crescente dell’attività sportiva continuativa fino al 1988 (raggiungendo la quota del 22,9% della popolazione), a cui è seguito, però, un calo tra il 1988 e il 1995 (gli sportivi continuativi scendono al 18,0%), recuperato ben 15 anni più tardi, nel 2010. Dal 2011 (22,0%), la quota di chi pratica uno o più sport in modo continuativo è grosso modo costante giungendo nel 2018 al 25,7%.

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