Il futuro della psicologia della prestazione sportiva (parte 1)

Dal punto di vista dell’applicazione professionale si sta manifestando in questi anni un ampliamento del campo di intervento degli psicologi dello sport. Se si considera il tema dell’incremento della prestazione si nota una evidente compenetrazione di competenze derivate dall’ambito sportivo con quelle derivate da altri ambiti di applicazione professionale. A titolo di esempio si consideri che all’interno di American Psychological Association, la Div47, relativa alla psicologia dello sport definisce la componente applicata di questa disciplina come una sub-componente della psicologia della prestazione, affermando che: “La psicologia applicata allo sport è lo studio e l’applicazione dei principi psicologici della prestazione umana nel sostenere gli atleti a fornire prestazioni al livello più elevato delle loro capacità e a trarre soddisfazione dallo svolgimento del processo di prestazione.Gli psicologi sportivi applicati sono formati e specializzati per occuparsi di un numero ampio di attività che comprendono:

  • l’identificazione, lo sviluppo e l’esecuzione delle conoscenze, delle abilità e capacità mentali ed emotive necessarie per eccellere nello sport;
  • la comprensione, la diagnosi e la prevenzione di ciò che può limitare le prestazioni dal punto di vista psicologico, cognitivo, emotivo, comportamentale e psicofisiologico
  • il miglioramento del contesto sportivo per facilitare negli atleti un più efficace sviluppo di prestazioni adeguate ed esperienze positive.

E’ importante rilevare che ora ci stiamo focalizzando sulla pratica della psicologia dello sport e della prestazione. Questa definizione non intende minimizzare gli altri aspetti relative al contesto più ampio della psicologia dello sport, come l’area della ricerca e della promozione della partecipazione sportiva per promuovere la salute o l’uso dello sport per lo sviluppo personale, sociale e morale.

Questo trend si va diffondendo un po’ ovunque nel mondo. Si sta cioè verificando che un numero sempre maggiore di psicologi dello sport, in virtù delle loro esperienze nell’alto livello, sono entrati nel mercato del lavoro anche in altri ambiti in cui sono richiesti proprio per questa loro specificità professionale. In alcuni casi  hanno fondato società di consulenza che offrono servizi di questo tipo in modo indifferenziato alle aziende o alle organizzazioni sportive nonché ai singoli attori di questi due mondi. E’ il caso, fra gli altri, della Enhanced Performance Systems fondata da Robert Nideffer negli USA, della Lane 4 Management Group di Adrian Moorhouse e Graham Jones in Gran Bretagna e USA, del Mental Training and Coaching Center4 di Hardy Menkehorst in Olanda o di Cei Consulting in Italia.

Sembra quindi che si stia affermando un forte processo di sviluppo della psicologia dello sport in relazione all’alto livello e allo sviluppo dei giovani talenti, tanto da stimolare per lo svolgimento di queste attività. la creazione di imprese private totalmente indipendenti dalle organizzazioni sportive. Naturalmente questo ha richiesto agli psicologi di approfondire specifiche tematiche e modelli di intervento tradizionalmente provenienti dall’ambito della psicologia delle organizzazioni. (1°parte)

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