Perchè molti non vogliono essere i padroni del loro destino?

Molti oggi citano le parole che Roberto Mancini ha detto alla squadra prima della finale contro l’Inghilterra: “Siamo noi i padroni del nostro destino”.

I commenti le hanno definite parole emozionanti, vero perchè è proprio questo tipo di consapevolezza che troppo spesso determina risposte emotive catastrofiche.

Questa consapevolezza risuona dentro ogni persona nei momenti cruciali della propria vita. E’ un concetto che rivela in che misura un individuo vuole essere autodeterminante  e autonomo nelle proprie decisioni. Sono alla base della teoria dell’autodeterminazione, secondo cui le persone realizzano i loro obiettivi proprio perchè sanno che migliorano grazie al loro impegno.

C’è un ma che spesso ostacola la propria affermazione, consiste nel sapere che pur fornendo la prestazione migliore di cui si è capaci, il risultato finale non è comunque garantito. In altre parole, si deve fare del proprio meglio nella consapevolezza che si può comunque perdere una partita di calcio o, nella vita, non ottenere ciò per cui ci si è impegnati. Perchè ci sono anche gli altri, c’è la difficoltà del compito e talvolta serve anche un pizzico di fortuna.

Non tutte le persone sono disposte a impegnarsi a correre questi rischi e, quindi, riducono il loro coinvolgimento in quello che fanno oppure si comportano in modo impulsivo, agendo senza pensare, mentre altre diventano invece eccessivamente analitiche, ponendosi troppe domande e rallentando la loro azione.

Le persone che non accettano questa sfida, scelgono di rifugiarsi nell’idea consolatoria che hanno fallito perchè non si sono impegnate abbastanza. E’ un modo per non infierire sulla stima di se stessi.

 

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