10 obiettivi del campo estivo per giovani con disabilità intellettiva

Cosa s’impara da un campo estivo per giovani con disabilità intellettiva (ID).

  1. 5 ore di attività alternata fra calcio, giochi motori di coordinazione e con la palla e attività espressive costituiscono un periodo di tempo adeguato per tutti, anche per i più giovani (6/7 anni) e per quelli con disturbi più gravi.
  2. E’ stato da noi calcolato che una settimana di campo estivo di 25 ore equivale a 2 mesi di allenamento bisettimanali di due ore
  3. 5 ore di attività svolta all’aperto e in totale sicurezza rappresenta un’esperienza unica che la quasi totalità dei giovani con ID non sperimenta. Quindi la soddisfazione dei bisogni primari, quali sono il bere e il mangiare, viene allenata in modo corretto.
  4. La gestione della fatica, e quindi l’alternanza dei momenti di attività a quelli di recupero, è un altro fattore significativo di empowerment di questi giovani, che di solito svolgono attività a bassa intensità, con scarso dispendio energetico e in ambienti al chiuso.
  5. I giovani possono alternare le fasi attività con momenti di recupero, senza compromettere l’efficacia dell’allenamento sportivo, poiché la quantità di tempo a disposizione permette anche queste fasi di pause al suo interno.
  6. I giovani sviluppano una capacità di relazionarsi fra di loro, favorita dalle pause e dai momenti di passaggio da un’attività a quella successiva.
  7. Il calcio è uno sport di gruppo e di comunicazione fra i giocatori. Questa necessità stimola l’incremento delle interazioni verbali tra i giovani che hanno un livello di competenze verbale anche solo di qualche parola.
  8. L’adulto che guida le attività diventa un effettivo riferimento per tutti loro, per rispondere alle esigenze che emergono di continuo durante l’attività e costituisce pure un facilitatore del rispetto delle regole della vita in comune del gruppo.
  9. Lo sviluppo motorio e sportivo del calcio viene così allenato con una continuità e frequenza che gli abituali allenamenti di un’ora non permettono. Questi giovani con ID ricevono durante il camp estivo molti più feedback sulla loro attività e possono metterli in pratica con maggiore frequenza dato l’ampio numero di ore in cui ogni giorno sono coinvolti.
  10. I genitori sono tutti particolarmente contenti nel constatare il coinvolgimento dei loro figli in questa grande varietà di attività e nel verificare i loro progressi motori e psicosociali.

 

 

 

 

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