Nella mente di ogni atleta prima di una gara importante si presentano molti pensieri. Sono come dei venditori che vogliono farti comprare il loro prodotto, ma non sempre questa merce è la migliore per affrontare la competizione. Talvolta l’atleta riesce ad acquistare solo le idee che gli servono mentre in altre occasioni comprano la prima che gli viene proposta e le lasciano occupare la mente.
Non è certo un problema che idee negative e ansiogene si affaccino alla mente, lo diventa solo se l’atleta ne sceglie e la ingigantisce.
Perché si tratta proprio di scegliere, non c’è nessuna imposizione. E’ l’atleta che accetta un pensiero (con relativo stato d’animo) e permette che si diffonda nella sua mente.
Alcuni pregiudizi pre-gara degli atleti:
- “Speriamo vada tutto bene”
- “Proprio adesso dovevo trovarmi difficoltà”
- “Scommetto che faranno la gara della vita”
- “Ho fatto tutto quello che dovevo, ora vediamo come va”
- “Speriamo che non succeda come l’ultima volta”
- “Importante è cominciare bene”
- “Non devo rilassarmi/arrabbiarmi/abbattermi”
- “Sono così in forma che devo vincere”
- “Con questo avversario devo vincere, altrimenti…”
- “Importante è che a un certo punto non cominci a pensare al risultato”
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