La relazione fra obiettivi e insuccessi

“Quanto ti dai obiettivi troppo elevati e non sei in grado di raggiungerli [competenze], il tuo entusiasmo si trasforma in amarezza [motivazione]. Cerca una meta più ragionevole e poi gradualmente sorpassala [esperienza]. È il solo modo per arrivare in vetta” (Emil Zatopek).

Quanto succede nel mondo rivela che spesso le persone non sono in grado di accettare i propri limiti e i risultati negativi, quindi, alcuni abbandonano, altri perdono la fiducia in se stessi, qualcun altro cerca delle scorciatoie o si rivolge a dei guru che dovrebbero farli cambiare. Altri ancora senza saperlo seguono i consigli di Zatopek e continuano così il loro viaggio con rinnovato entusiasmo.

Questa frase dovrebbe essere presente in ogni classe scolastica, in ogni spogliatoio o luogo lavoro perchè spiega quale sia l’atteggiamento da avere di fronte agli errori e alle difficoltà. Fa vedere con chiarezza come non esistano scorciatoie ma solo impegno e dedizione (il sudore di cui parlava Hemingway). Ovviamente neanche l’allenatore o lo psicologo possono sostituirsi a questo atteggiamento, possono certamente spiegare che questo è il modo migliore di reagire, ma il vero lavoro per realizzare questo pensiero è quello svolto dalla persona che si trova in difficoltà per superarla, nessuno può sostituirsi a lui/lei.

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