La distanza sociale crea ansia

La distanza sociale è causa di ansia intensa e non facile da gestire e allontanare. E’ il caso dell’esperienza di Serena Williams:

“Now I’ve been social distancing for actually a really long time, for probably two weeks now, and every little thing makes me crazy. And by anxiety I mean I’m just on edge. Any time anyone sneezes around me or coughs I get crazy. I don’t hang out with anyone, and when I say anyone I mean my daughter.

“She coughed, I got angry and gave her a side-eye. I gave her that ‘angry Serena’ and then I got sad. I was like: ‘Is she OK? Is there something wrong with my daughter? Is there anything I can do?’ I just don’t know what to do, so instead of being relaxed I’m really under a ton of stress.”

E’ un esempio di quanto non sia facile mantenere un dialogo con se stessi costruttivo, per produrre su di noi un effetto di maggior fiducia e ridurre la paura irrazionale. Pur essendo una delle atlete più vincenti della storia dello sport è possibile avere stati d’angoscia intensi. Anche in questo caso si tratta di giocare una partita, virtuale, non tanto contro un nemico invisibile a noi esterno, il virus, ma contro quello interno che ci può dominare psicologicamente.

L’angoscia non deve dominarci altrimenti non solo vivremo il disagio determinato dalla distanza sociale ma vivremo anche la distanza dalle nostre parti positive e fiduciose nel futuro. Lottiamo per dare un senso costruttivo alle nostre giornate.

 

 

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