Il mental coaching nella danza sportiva

Le abilità psicologiche sono uno dei fattori chiave delle prestazioni eccellenti e, anche nella danza sportiva, prestazione efficaci vengono fornite solo se la mente dei ballerini è totalmente focalizzata sul ballo. Non è un caso che le prove eseguite da persone in condizioni di ansia eccessiva siano poco efficaci, proprio perché la loro mente durante la competizione è occupata da pensieri che non sono pertinenti con lo svolgimento della loro azione. In relazione alla danza sportiva, un ballerino si percepisce come troppo ansioso quando nella sua mente svolge contemporaneamente due lavori contrastanti: il primo consiste nel preoccuparsi in modo eccessivo di ciò che succederà se sbaglia e il secondo consiste nello stare focalizzati sul ballo da svolgere. Maggiore è la dominanza del primo pensiero, peggiore sarà la sua prestazione. Viceversa più ampia sarà la predominanza del secondo pensiero, migliore sarà la performance. E’ infatti la mente a guidare queste azioni e l’allenamento rappresenta la fase in cui s’impara e si raffina l’abilità a “fare la cosa giusta” nei momenti che contano.

In questi ultimi anni, si è diffuso l’uso di identificare l’applicazione delle tecniche psicologiche per aiutare gli atleti a fornire prestazioni migliori, con i termini di mental training, mental coaching o allenamento delle abilità psicologiche. Con questi termini si deve intendere l’allenamento delle abilità psicologiche attraverso una pratica sistematica e costante allo scopo d’incrementare la prestazione, aumentarne la piacevolezza e raggiungere livelli elevati di soddisfazione nello sport e nell’attività fisica.

Il mental coaching consente ai ballerini di trovare le proprie risposte personali per il perfezionamento delle prestazioni sportive a domande quali:

  • Gareggio al livello di bravura di cui sei capace?
  • Di solito ballo meglio in allenamento piuttosto che in gara?
  • Dubbi o insicurezze limitano le mie prestazioni?
  • Come faccio a sapere che sono pronto per ballare?
  • Come affronto le difficoltà con il/la partner?
  • Come reagisco alle prestazioni negative?
  • Come mi concentro prima della gara?
  • Qual è il mio/nostro riscaldamento mentale pre-gara?
  • Come sostengo il mio/la mia partner?
  • Gestisco in modo ottimale lo stress da finale?

Per organizzare un programma di allenamento centrato sul miglioramento delle prestazioni sportive è necessario che un atleta (o una coppia) e allenatore abbiamo stabilito obiettivi condivisi da raggiungere con l’allenamento che intendono attuare. Naturalmente l’esecuzione motoria è la componente visibile della prestazione sportiva, ma dietro esibizioni eccellenti vi è molto di più, poiché un’azione quasi perfetta richiede un livello ottimale di maestria tecnica, di forma fisica e di controllo mentale tutti espressi in azioni di durata variabile, quali sono quelle relative alle diverse specialità della danza. Si evidenzia così che la prestazione sportiva è un’esperienza competitiva in cui il singolo atleta o la coppia sono totalmente coinvolti. Si basa sulla preparazione a lungo termine, metodologicamente fondata, specifica per la disciplina, adattata all’atleta e alla coppia e centrata sull’uso ottimale delle loro abilità fisiche, mentali e tecniche dalla cui integrazione si emergeranno le prestazioni di successo. L’allenamento è la situazione che consente all’atleta di affinare queste abilità attraverso un processo che si caratterizza per volume, intensità, frequenza e durata e può essere paragonato al cucinare, in cui bisogna amalgamare tra loro alimenti differenti, con diverse funzioni e proporzioni allo scopo di ottenere un piatto eccezionale.

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