Buone pratiche: come selezionare uno psicologo dello sport per l’alto livello

Siamo all’inizio di un quadriennio olimpico e da psicologo dello sport mi chiedo quale possa essere il futuro della consulenza in ambito psicologico per gli atleti italiani di alto livello che aspirano a partecipare ai prossimi Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Da tempo è riconosciuto che la gestione dello stress agonistico per gli atleti top level passi attraverso lo sviluppo della capacità di restare concentrati sulla loro prestazione proprio nei momenti chiave delle gare e che un modo per sviluppare questa abilità sia di servirsi di un programma di preparazione psicologica personalizzato e adeguato al livello a cui competono.

“At the Workshops, sports psychologists have worked with one-on-one with athletes and coaches on mental skill development. In particular, the theme for the sports psychology component has been “focus.” When elite athletes enter the competitive arena, they are faced with a number of distractions, ranging from external to internal origins. The ability to tune out the distractions and focus on the task at hand is an instrumental part of performance, and for most athletes this ability to focus is not an inherent trait. It is a learned skill that can be taught and practiced. The Workshop format allows for exactly that.”  (Chapman, R. (2011). Sport Performance Workshops: A New Applied Science Model for USA Track & Field, Olympic Coach, 22, 5-8)

Per risolvere questa situazione la federazione di vela del Regno Unito ha bandito un concorso per assumere part-time uno psicologo senior per seguire la squadra di vela nei prossimi anni. Questo è un modo trasparente e professionale per ricercare un professionista qualificato in grado di ricoprire questo ruolo.

Questo è un esempio di buona pratica da diffondere.

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